I TALENT SHOW SONO UTILI PER LA MUSICA?

2020-03-22 14:20

Array() no author 88050

Musica,

I TALENT SHOW SONO UTILI PER LA MUSICA?

Siparla tanto di questi, che a me piace definirli, “forni musicali” che ormaisono sempre più forti nel mercato della musica

Si parla tanto di questi, che a me piace definirli, “forni musicali” che ormai sono sempre più forti nel mercato della musica: i talent show. Mi viene facile paragonare il talent show ad un forno per il pane, che a distanza di stagioni sfornano nuovi prodotti, così come si sforna il pane ogni mattina. Pensiamo per esempio ad X-Factor, Amici, The Voice of Italy, sono tutti “forni” dove vengono inseriti i vari prodotti che andranno poi ad uscire e vendersi. Si sforna ogni mattina il pane e con esso, ogni stagione, anche i cantanti, o i così detti talenti. Le critiche e i dissensi sono tantissimi. Il primo in assoluto riguarda sicuramente la qualità e l’uso del “prodotto”: il mercato discografico sfrutta al massimo il cantante vincitore del talent; e in più, sicuramente con un importanza maggiore, deve attenersi alle canzoni che gli propongono, e quindi non hanno più una loro libertà di pensiero. Dobbiamo soffermarci su questo. Essere artisti significa esprimere il proprio pensiero con i suoi modi e i suoi mezzi, con la loro propria musica e con la sua posizione culturale. Limitando ciò naturalmente si blocca questa porta e si riduce al massimo l’artista. Questa industria (che ho definito prima “forno”), è brutto dirlo, si promuovono spremendo i giovani e ingenui talenti che nell’inseguire i propri sogni accettano ben volentieri le condizioni a cui sono sottoposti. Immaginiamo un De Gregori o Guccini oggi, sarebbero mai usciti? Io personalmente ne dubito. C’è una forte prova che i talent, ritorno alla parola di prima, sfornano i cantanti che vogliono, sto parlando del televoto. Perché esiste il televoto? Per capire quale di questi cantanti messi in gara piace alla gente. Questo vuol dire vendere un grande numero di dischi e mettersi al primo posto sulla vendita nel mercato musicale. Voglio aprire una piccola parentesi sulla popolarità dei cantanti vincitori del talent: Valerio Scanu, Marco Carta, (la lista naturalmente non si ferma qui) e chi come loro anche il nostro amato conterraneo Fabio Curto (vincitore di The Voice of Italy 2016) che fine hanno fatto? Come mai non si sentono più nei media? Seguendo il discorso appena fatto viene da rispondere che sono stati sfruttati e svenduti. I talent sono davvero utili alla musica? Al mercato discografico si, alla musica non saprei rispondere. Se l’artista è davvero un artista deve essere valutato come tale e non come un prodotto musicale che deve vendere.


Fabiano Capalbo



e7f4fd64-a3af-41b6-ba86-0ff032a21df8