A DIPIGNANO L’AGRITURISMO FERRARI

2023-08-04 08:31

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Territorio,

A DIPIGNANO L’AGRITURISMO FERRARI

Frequento gli agriturismida moltissimi anni. In Trentino o in Toscana dove sono nati in Italia ce nesono di meravigliosi,

Frequento gli agriturismi da moltissimi anni. In Trentino o in Toscana dove sono nati in Italia ce ne sono di meravigliosi, ma dove ormai sono catalogati con le spighe e quindi paragonati o superiore agli hotel. Li ho frequentati stufo di alloggiare in alberghi, come nelle Marche, dove mi recavo per lavoro spesso, l’ho fatto per vivere un’esperienza diversa in mezzo alla campagna. Detto questo, l’occhio è abituato a distinguere cosa offre un agriturismo. Da qualche anno è aumentato l’offerta in Calabria di accogliere vacanzieri o del pic nic fuori porta a contatto con animali e le stalle. E così per una fortuita circostanza, degli amici ci invitano a pranzare all’agriturismo Ferrari in quel di Dipignano. Francesco Capocasale, è a capo del gruppo, che dopo una bella ricorrenza in ricordo di don Ciccio Cozza, che è stato parroco del comune più di mezzo secolo fa, ci porta in questa località dove si possono ammirare molte meraviglie, da quelle naturalistiche e paesaggistiche a gustare quelle culinarie. La strada interpoderale, interamente asfaltata di recente, ci porta alla meta come se fosse una pista senza alcun avvallamento o buca. Si sale e poi si scende e subito la veduta del posto risulta stupenda con lo sfondo dell’abitato di Carolei e Domanico che fanno da cornice. Sempre pronto e munito di telecamera inizio a filmare, perché se il luogo ispira devi riportare qualche ricordo importante e quell’intenso verde attira e non poco. Noto che una bella ed ampia piscina è più che mai essenziale per far fronte alla calura estiva, frequentata da molti giovani che trovano sostentamento nell’aperitivo o nel pranzo frugale tra una nuotata e l’altra. Francesco Capocasale, Ciccio per gli amici, è il vero cerimoniere, imparentato con la famiglia che gestisce l’agriturismo ci presenta un po’ tutti e così mi da l’opportunità di rivedere un vecchio amico, Giancarlo Bilotta, con il quale anni fa abbiamo organizzato due splendide manifestazioni a Piano Lago. L’incontro e soprattutto il nostro abbraccio meraviglia il Ciccio che chiede come facciamo a conoscerci, successivamente si passa al famoso tavolo e lì è un piacere per chi ama la buona cucina. Intanto che i preparativi del pranzo proseguono, nel gruppo ci sono onorevoli e magistrati, docenti ed ex bancari, insomma, non ci facciamo mancare proprio nulla, continuo a filmare il luogo che attira molto. Giancarlo poi mi spiega che è partito da una stanza ristrutturata per poi completare quel fienile che diventa un grande salone accogliente ricco di vetrate per non far disperdere le meraviglie panoramiche dell’esterno. Mentre i ragionamenti sono divisi in due tronconi, come spesso avviene in una tavolata abbastanza lunga, il cerimoniere Ciccio mantiene i collegamenti e le fila intensificando l’armonia di stare assieme. Ho avuto anche la possibilità di entrare in cucina e conoscere la cuoca che ha preparato piatti che sono stati graditissimi da tutti. Non abbiamo gustato tutte le specialità della casa, ci riserviamo di tornare per realizzare un filmato più completo con interviste, ma l’inizio è stato veramente ottimo. Ovviamente l’invito è di andare sul posto per godere di tante cose ad iniziare dai profumi della campagna che si mescolano con gli odori della cucina. A fine pranzo immancabile la foto rituale che come al solito non è mai inserita la mia persona perché sempre pronto ad immortalare i momenti più significativi. Non ci siamo mica accorti di aver trascorso diverse ore in un luogo stupendo che consigliamo vivamente, tanto è stato gradevole il discorrere e le comodità dell’agriturismo. L’editore, Demetrio Guzzardi, non fa mancare la sua verve spiritosa, racconta aneddoti e poi prima di andarsene saluta con la sua paglietta Hollywoodiana. Non vi nascondo che avrei preferito sdraiarmi a bordo piscina ed aspettare il tramonto, vedere quel complesso, divenuto subito familiare, con le luci ad illuminarlo. L’atmosfera si dipinge ancora una volta dei classici colori intensi che preferisco, sono questi ad aver guidato la mia penna per scrivere il pezzo e regalarlo ai lettori che benevolmente mi seguono ormai da molti anni e sempre alla ricerca di far emergere il bello della nostra Calabria. Dimenticavo, l’agriturismo si chiama Ferrari perché prende il nome della zona ed è gestita dai Bilotta, nota famiglia dipignanese.


Ermanno Arcuri  



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