A partire da sabato 6 aprile 2019, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
ospita la mostraTra Dadaismo e Nouveau
Réalisme, personale dell’artista Mario Sposato, che rientra
nell’ambito del progetto
Bancartis indetto da BCC Mediocrati, attraverso il quale, con scadenza
annuale, l’istituto bancario rendese e il museo di Acri rivolgono la loro
attenzione alla scena artistica del territorio calabrese, dando spazio ad
alcuni dei suoi interpreti più interessanti.
Le oltre cinquanta opere esposte nelle ampie
sale del Piano Nobile di Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del museo alle
pendici della Sila Greca, sono i frutti di una creatività esuberante di un
artista poliedrico dotato di un approccio ironico e originale. La sua
produzione scultorea fa rivivere con leggerezza materiali di scarto, dando loro
nuova vita. Originario di Pagania Vallone Cupo, terra acrese che custodisce nel
cuore, Mario Sposato si avvicina al mondo dell’arte con un approccio umile e
artigianale, che trova il suo sfogo creativo ideale nell’elaborazione e
creazione di opere di scultura partendo da materiali di riciclo a cui dona
forme e significati che testimoniano di una vena creativa rigogliosa e di una
fantasia senza confini. Un procedimento artistico dotato di un primario valore
etico, in un momento storico in cui il riciclo di materiali di scarto è
diventato un’esigenza sempre più impellente e imprescindibile: il riuso di
marionette agghindate di baffi o di arti come protesi fatte di filo di ferro;
mondi, cuori, o mappe costruite con avanzi elettronici, lampade Tiffany fatte
con lenti di occhiali; riuso di pupazzi o di manichini complicati da protesi di
recupero in ferro nichelato o in acciaio.
«Mario
Sposato mette a frutto la sua creatività e la sua competenza tecnica per l’arte –scrive
Anselmo Villata, curatore della mostra –, un’arte che nasce dalla composizione, dalla ricostruzione. La sua
arte, nonostante l’utilizzo di oggetti comuni, l’impiego di assemblaggi, la
presenza costante e discreta di un’ironia pungente non va inserita in contesti
che vogliano riprendere esperienze dadaiste o avvicinarsi al Nouveau Réalisme,
ma è da considerarsi come una personale elaborazione di un linguaggio ricco e
variegato che affronta la realtà cercando un approccio diretto, fluido e sincero».
«Questa
coscienza del rifare – aggiunge Boris Brollo, curatore esterno
del MACA –, del riciclo,
evidentemente lo pone all’attenzione del pubblico per la duttilità delle
trasformazioni di un’idea in un’altra, ma di questo si tratta esattamente,
cioè del mutamento della percezione che ne dimostra un motivo di novità e
dall’altra un elemento di facilità, il che fa di lui un apprezzato artista
Kitsch».
MARIO SPOSATO
Tra Dadaismo e Nouveau
Réalisme
A cura di: Anselmo Villata
Luogo: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)
Palazzo
Sanseverino-Falcone – Piazza G. Falcone, 1, 87041, Acri (Cs)
Periodo mostra: dal 6 aprile al 12 maggio 2019
Orario di apertura: martedì – sabato, 9-13 e 15-19; domenica, 10-13 e
16-19
Vernissage: sabato 6 aprile, ore 18