RITORNA IL CAMPIONATO DOPO LA SOSTA INTERNAZIONALE

Ritorna il campionato con le partite giocate, ma tante cose sono successe in queste due settimane di stop. Dalle dichiarazioni di De Laurentis, nel mirino alcuni giocatori che non vogliono rinnovare il contratto, all’altro presidente Lotito che sprona squadra e tecnico per una prestazione importante con l’Atalanta. Ed è appunto la Dea che riapre i battenti, con un primo tempo veramente eccezionale pur priva la formazione di Gasperini del bomber Zapata. Tre segnature dei bergamaschi nei primi 45’ con la doppietta di Muriel che fa veleggiare i nerazzurri, poi ci pensa capitan Gomez al 37’ per dare la mazzata finale alla partita. Esce tra i fischi la Lazio sul proprio campo dopo i primi 45 minuti, ma rientra più motivata. Il match finisce sul tre pari, con doppietta di Immobile che segna due rigori e poi il sigillo di Correa al 70’. Un pari insperato ma sacrosanto con polemiche a fine partita che coinvolgono allenatori e società. A Gasperini il pari gli va stretto e recrimina sui due penalty assegnati ai padroni di casa, per il mister dell’Atalanta sono errori arbitrali e insinua sulla furbizia di Immobile. Risponde mister Inzaghi, che non ci sta a sminuire la prestazione dei suoi ragazzi che sotto di tre goal è riuscita a riprendere una partita che sembrava già segnata. Per l’Atalanta un solo punto dopo aver assaporato la vittoria che l’avrebbe portata momentaneamente in vetta alla classifica assieme alla Juventus. C’è da dire che Gasperini non è nuovo a plateali dichiarazioni, l’ha fatto anche su Chiesa simulatore in aerea, insomma un po’ spesso va sopra le righe, pur riconoscendo alla sua formazione un gioco fluido e d’attacco che produce molte reti, ma che in champions non fanno la differenza. C’è chi pronostica l’Atalanta l’avversaria dei bianconeri per il campionato, sarà così? Con il ritorno del campionato le polemiche non mancano, si comincia all’Olimpico e si prosegue all’Allianz Stadium di Torino. Per Gasperini l’arbitro ha favorito la Lazio, come avvenuto nella finale di coppa Italia lo scorso anno, dalle immagini però si evince che i rigori c’erano, tutto questo ci fa capire che tutto il mondo è paese e se si ritiene di essere penalizzati non c’è Juventus che tenga quale squadra tutelata dagli arbitri come in tanti di fede diversa crede. Ma otto scudetti consecutivi si possono vincere solo con gli errori arbitrali? Se poi si pensa alla malafede è meglio non giocare affatto il campionato. Al San Paolo il Napoli affronta l’Hellas Verona e va in vantaggio con Milik, anche se gli ospiti giocano bene e non meritano lo svantaggio, specie grazie a Meret che per tre volte consecutive nega il vantaggio agli ospiti. A fine partita gli azzurri vincono grazie alla doppietta di Milik che torna a segnare e dimostrare di essere un ottimo centravanti, ma anche Mertens è sulla scena per una traversa clamorosa, il Verona spreca una buona occasione per portare un punto a casa non concretizzando le occasioni che ha avuto nel corso del match, anche sul finale con Tutino che spara alto da facile posizione. In serata la partitona di Torino, ospite della Juventus il Bologna che gioca un buon calcio, che in classifica meriterebbe qualche punto in più. Segna Ronaldo, il presidente Agnelli prima della gara gli aveva consegnato la maglia con i 700 goal realizzati, ma già siamo a 701. Una magnifica rete generata da un guizzo del fuoriclasse portoghese che di destro insacca. Passa qualche minuto e c’è il pareggio, anche questa una bella rete di Danilo e nulla può fare Buffon. Si chiudono i primi 45 minuti in parità, ma la Juve ritorna in campo a macinare gioco e dopo tante occasioni sprecate, arriva il vantaggio di Pjanic in mischia. Anche su questa rete c’è chi parla di una spinta evidente del bosniaco ai danni di Orsolini. I bianconeri non chiudono la partita e in finale devono subire la reazione dei felsinei, che recriminano un rigore per mano di De Light in scivolata. L’arbitro ed il var dicono tutto regolare, ma la polemica impazza sui social, ma la cosa più deprimente è che alcuni giornalisti che si reputano tali si infuriano e chiamano a raccolta anche tifosi di altre squadre per asserire che il campionato è falsato. La Juve la scampa dopo la traversa colpita da Santander del Bologna nei minuti di recupero, poi la paratona di Buffon che dice no ad una splendida rovesciata ancora di Santander indirizzata in rete che avrebbe meritato qualcosa di più. Vincono i bianconeri che si preparano alla partita di coppa di martedì ospitando il Lokomotiv, ma anche per il Napoli la trasferta a Salisburgo non è del tutto scontata, troverà una squadra forte che si vuole giocare la qualificazione. Nell’attesa di vedere l’esordio in panchina di Pioli e Ranieri, da sottolineare gli scroscianti applausi all’Allianz Stadium nei confronti di Mihajlovic, tecnico del Bologna, alla lettura del suo nome da parte dello speaker, un bellissimo applauso, un modo come abbracciare l’allenatore. L’Udinese batte il Toro con la rete di Okaka. Punti importanti per la classifica, vittoria che ridimensiona il Torino di Mazzarri, sempre più al centro di polemica con i tifosi che contestano anche il presidente Urbano Cairo, che non compra giocatori all’altezza. Non basta il tentativo da rete del gallo Belotti, dopo i preliminari di Europa League, questo Torino ha necessità di dare delle soddisfazioni ai tifosi che aspettano da molto tempo. I granata si fermano a 10 punti e viene raggiunto dalla stessa Udinese di Tudor. A Reggio Emilia è di scena il sassuolo che ospita l’Inter di Conte. E' un Sassuolo che nel primo tempo issa bandiera bianca. Già al 2’ segna Lautaro Martinez, poi Lukaku che replica su rigore e fa lo stesso Martinez, una doppietta personale per gli attaccanti interisti. Agevole per l’Inter, ma la reazione del Sassuolo c’è stata e segna ben tre reti e sino alla fine fanno tremare i nerazzurri. Segno che il campionato italiano è cambiato, si segna di più, perché le piccole le partite se le giocano, i tifosi si divertono e non bisogna allarmarsi troppo se la Juve soffre con il Bologna, anche la stessa Inter ha problemi analoghi, ma ad analizzare le partite con c’è proprio niente di scontato. Sette goal in una partita una volta era merce rara, oggi non solo si registrano questi, ma anche il 3-3 della Lazio con l’Atalanta. Solo una partita termina sullo 0-0, tra la Samp e la Roma. Ranieri sulla panca dei blucerchiati ferma la sua Roma che ha allenato sino a qualche mese fa, cerca di riordinare idee e forze per abbandonare l’ultimo posto in classifica. Occhi puntati anche su mister Pioli, la sua prima volta sulla panca del Milan. Fuori Giampaolo e dentro Pioli per un Milan che ha bisogno di punti. Partono bene i rossoneri che segnano con uno scatenato Calhanoglu. Il greco potrebbe raddoppiare e fa l’assist vincente per il pistolero Piatek che ritrova la via della rete. Ma le convinzioni per una vittoria sfumano con la rete di Babacar che pareggia quella del greco e ai minuti di recupero il Lecce si conferma squadra forte in trasferta e trova il pari. Un punto ciascuno e tutti contenti? Per il Milan non è così, ma la cura Pioli ha bisogno di un po’ di tempo per assimilare nuovi schemi e far risorgere i rossoneri. Si contano sei tiri in porta per squadra, di cui due sono andati in rete. Altra bella partita al campo della Sardegna Arena. La Spal è battuta da una rete di Nainggolan che sblocca il risultato, poi il belga ci riprova e colpisce il palo, infine c’è il raddoppio con Fagarò ed il Cagliari sempre più sorprendente sale a 14 punti alle spalle del Napoli in quarta posizione. Naufragio del Genoa a parma. Gli emiliani ne fanno cinque, di cui una tripletta di Cornelius, per Andreazzoli le ore sono contate a lasciare la panchina dei grifoni che sono penultimi in classifica. C’è analogia tra le squadre genovesi in basso in classifica? Lo scorso anno era altra musica con un Genoa spavaldo con i goal di Piatek e la Samp con quelli del capocannoniere Quagliarella. Segna la rete della bandiera Pinamonti, ma le contestazioni si fanno sempre più forti. Al vertice della classifica troviamo la Juventus e non è una novità, ma anche tra i bianconeri Sarri deve fare la voce grossa. Le partite non li vuole amministrare ma tritare e quindi sprona i suoi ad una maggiore concentrazione e fame di risultato. L’unico a non soddisfare ancora è Rabiot, che schierato da Maurizio Sarri non ingrana e deve lasciare il posto al connazionale Matuidi, meglio integrato nella Juve di Allegri prima e di Sarri oggi. La sorpresa si chiama Cagliari, l’Atalanta continua la sua corsa con il migliore attacco del campionato malgrado l’infortunio a Zapata, il Napoli è chiamato non al quarto posto, ma a competere per lo scudetto. Non c’è tempo di rifiatare, perché si gioca di martedì in coppa, per l’Atalanta c’è il Manchester City, per la Juventus il Lokomotiv, ma anche Inter e Napoli sono chiamati a dare il meglio, per i nerazzurri è l’ultima chance per sperare di continuare in champions, per gli azzurri a Salisburgo in Austria non sarà facile, la trasferta si preannuncia molto difficile. Se il campionato è ancora lungo, ci sono altri appuntamenti come la coppa Italia e la supercoppa, trofei importanti per il successo di un club.

Ermanno Arcuri