RITORNA IL CAMPIONATO COL BOTTO QUATTRO RETI DI ZAPATA

RITORNA IL CAMPIONATO COL BOTTO QUATTRO RETI DI ZAPATA

Prima di analizzare i risultati del girone di ritorno ci sembra opportuno segnalare una notizia che lascia molto perplesso chi ha avuto modo di leggere o seguire su internet. Mi riferisco al fatto che sul web si è voluto chiamare a raccolta tutti quei tifosi non juventini, perché la stessa Juventus debba essere estromessa dal campionato per gli aiuti ricevuti dagli arbitri. Non è una fake news, proprio per questo sarebbe opportuno dire alcune cose. Per esempio che chi dice la Juve troppo forte non ha bisogno di aiutino, già si contraddice da solo, poi c’è chi fa riferimento alla supercoppa, dove il Milan sarebbe stato penalizzato dalla terna arbitrale e pure dal var, se riconoscono questo potere alla società bianconera, ci domandiamo, perché non sono tutte le altre squadre a ritirarsi dal campionato? Siccome ci sono scontri tra tutti, vedi Roma-Torino, dove c’è quasi sempre chi si lamenta e chi gode, per non dire di tante altre partite inquisite, tutto fa spettacolo e non c’è una mano dall’alto che protegge una squadra che dimostra di avere due formazioni che potrebbero essere ai primi due posti in classifica. Ricordiamo che dal 2006 la Juve ha dovuto far fronte all’umiliazione della serie B, a distanza di una decina d’anni o poco più, la stessa società è diventata la prima in assoluto, potendo acquistare Cristiano Ronaldo, vincendo sette scudetti e quattro coppe consecutive e due supercoppe. Insomma è diventata la più ambita società per tutti i giocatori, quindi, per tutti gli altri diventa antipatica. Agli sportivi di qualsiasi colore ricordiamo che le grandi società d’Europa stanno organizzando il campionato super league, con Real, Barcellona, Manchester ecc. c’è la Juventus e non altre italiane, segno che questa società unica proprietaria dello stadio e di tutto l’indotto creato alla Continassa a Torino ha saputo investire bene e continua a farlo non sbagliando neppure un acquisto, mentre le altre società italiane stanno a guardare. A queste società e ai loro tifosi si chiede di non invidiare e sparlare a vanvera, ma di imitare e costruire, solo così si potrà ridurre il gap tra le società e non criminalizzando la giustizia sportiva o gli arbitri che devono decidere in campo, perché se è vero che la vittoria può arrivare da un fattore fortunato, chi vince tanto è impossibile che sia solo fortuna o solo “aiutata”, ma c’è una forza tale che non si vuole vedere solo per denigrare. Massimo Pavan su questa polemica dell’hashtag #“juveOut” è l’ultimo tentativo di influenzare l’opinione pubblica. Ma senza la Juventus con chi se la prenderebbero per spiegare i loro insuccessi? E veniamo ai primi risultati del girone di ritorno, di scena a Roma il Torino. I capitolini in vantaggio di due reti sembra aver congelato il risultato, ma le amnesie di cui soffrono i giallorossi ritornano puntuali e il Toro pareggia. La Roma segna la terza rete della vittoria con El Shaarawy, ma i torinesi lamentano di un rigore su gallo Belotti, che ci fa ritornare al ragionamento fatto prima, tutto il mondo è paese. Il Parma, invece, va a vincere ad Udine, per lungo tempo in vantaggio si fa riprendere dai friulani, che continuano ad attaccare per vincere e si fanno infilare di contropiede. Il Parma vince e come la Roma risalgono in classifica guardando ad un posto in Europa. Ancora un passo falso dell’Inter tra le mura amiche. Fa pari senza reti con il Sassuolo, gli emiliani rischiano anche di vincere per aver costruito tre palle gol. Questo stop dei nerazzurri con il Sassuolo bestia nera, fa intuire quanto ancora deve costruire in personalità una squadra che non sa sfruttare il fattore campo e dove a Reggio Emilia all’andata ha subito la prima sconfitta in campionato. Vittoria con il pallottoliere per l’Atalanta a Frosinone, finisce 0-5 per i bergamaschi che sommate alle quattro reti dell’andata, solo con i ciociari hanno messo a segno ben nove reti senza subirne alcuna. Quattro reti di Zapata che lo proiettano a comandare la classifica cannonieri. E’ un’Atalanta che si proietta ai piani alti e ci crede ad inseguire un posto in champions league. La prima di ritorno offre anche Napoli-Lazio. I partenopei vincono segnando due reti e quindi il pari laziale diventa ininfluente. Il Napoli continua la sua corsa sulla Juventus, mentre i blucelesti mostrano quest’anno di non riuscire mai a vincere con una grande. Milik, l’autore della rete dei tre punti per Ancelotti che in conferenza stampa dice di dormire tranquillamente. La partita più bella è stata sicuramente quella di Firenze. Viola in vantaggio che raddoppia con Muriel, ma che per ben due volte arriva il pari, poi i fiorentini restano in dieci e vanno in svantaggio. E’ ancora il solito Quagliarello a rete per ben dieci gare consecutive, che in questa gara fa una doppietta e la Sampdoria quasi gusta la vittoria. Nei minuti finali in netto recupero è la Fiorentina a pareggiare una partita veramente entusiasmante con sei gol complessivi. A Cagliari è ancora un pari, ma anche qui alternanza di segnature fanno reagire in modo diverso i propri tifosi. Sardi in vantaggio e poi è l’Empoli che recupera e va in vantaggio per poi subire la rete locale del pareggio. Osservando tutte le partite giocate di tutte le giornate d’andata, si è segnato di più nella seconda e dodicesima con trentatre reti totali, mentre la sedicesima ha fatto registrare il minimo storico con diciassette reti. La partita che ha fatto vedere più gol nel girone d’andata è stata Fiorentina-Chievo con sette reti. Si chiude la giornata con i posticipi di Genova, dove il Milan batte il Genoa con due reti senza Higuain e si conclude con la Juventus che batte il Chievo con tre reti. Un risultato scontato che non fa testo, ma il botto di cui in testata è la giornata no di Cr7. Cristiano Ronaldo non incide nella partita, sbaglia delle reti quasi fatte e poi si fa parare un rigore da Sorrentino. La giornata di ritorno, la prima che fa registrare molte cose e questo fa del nostro campionato tra i più belli al mondo nonostante la differenza tra formazioni che in una partita mostrano meno elementi di sostanza.

                                                                                  Ermanno Arcuri