NAZIONALI E CALCIO MERCATO

Questo periodo dell’anno è all’insegna delle nazionali e di calcio mercato. Gli azzurri di Roberto Mancini s’impongono perentoriamente in Grecia con un rotondo risultato, ma ciò che meglio fa registrare la formazione schierata dal mister è che non rischia mai in difesa, non subisce goal, ma ne segna addirittura tre e potevano essere di più. Calcio e champagne? Non bisogna ancora brindare alla qualificazione dell’europeo prossimo, ma visto i progressi degli azzurri tutto fa pensare che il periodo negativo è passato e ci si proietta in un futuro rose per i nostri colori nazionali. Anche se gli avversari sin qui affrontati non sono poi così forti da far tremare, ricordiamoci l’Italia di alcuni mesi fa che non riusciva a superare la Svezia per ritrovarsi esclusa dal mondiale in Russia. Il tecnico Mancini sta rastrellando tutti i migliori giovani italiani, li fa giocare e li sa amalgamare con alcuni anziani di prestigio che portano il loro contributo di esperienza. Ciò che più impressiona è il gioco altamente offensivo della formazione che schiera Roberto Mancini, un nuovo concetto di affrontare gli avversari cercando di imporre il proprio gioco. Il coach è di quelli che ha rinunciato a dei guadagni pur di allenare la nazionale, Mancini l’ha voluta e si è subito calato nella figura più rappresentativa e più criticata nel mondo del calcio. La differenza di altri nomi illustri sulle panchine è che questo desiderio alla Mancini non l’hanno condiviso rifiutando per il momento di allenare l’Italia. Under 20 sta facendo bene, presto inizierà l’Under 21, il movimento nazionale calcistico si sta facendo rispettare. Nell’attesa del risultato contro la Bosnia a Torino, godiamoci l’impresa della nazionale woman che ha battuto l’Australia in Francia. Il campionato del mondo è più che mai una vetrina anche per la nazionale femminile, che sotto per un rigore, riesce nella ripresa a ribaltare il risultato grazie a Barbara Bonansea. La BB del gruppo è una leader, ha vinto il campionato con la Juventus, ha segnato di piede e di testa, regalando la prima vittoria per iniziare bene il mondiale. Della Bona-nsea parla il suo stesso cognome, una ragazza bella che sa giocare a calcio e soprattutto sa mettere la palla in rete. Il noto giornalista della Nazione, Stefano Cecchi, intervenendo a Radio Sportiva, pur elogiando la crescita del calcio femminile, nella sua onestà intellettuale ha esplicitamente detto che non è sport per le donne. Una partita al femminile non lo emoziona e non l’esalta, preferendo altro, senza per questo schierarsi contro un movimento presente in tutto il mondo. A seguire le partite in versione femminile, effettivamente il buon Cecchi non ha tutti i torti. Paragonato ad un match al maschile è roba da far accapponare la pelle, ma una partita di calcio femminile va inquadrata in modo diverso, senza alcun paragone e prendendo il meglio di ciò che sanno offrire le calciatrici. Siamo italiani e ci esaltiamo ad ogni risultato positivo, proprio per questo giornali, riviste e programmi tv, parlano della nazionale con grande enfasi, vedremo cosa succederà alla prima sconfitta. E’ sbagliato paragonare lo spettacolo dei calciatori con le calciatrici, così come è sbagliato pensare di equiparare introiti ed ingaggi milionari, c’è diversità di spettacolo e non potrebbe essere il contrario, perché ci sono degli sport in cui lo stile femminile è altra cosa. Anche qui nell’attesa di affrontare la Giamaica nella seconda partita del mondiale di venerdì prossimo restiamo in attesa dei risultati e del bel gioco. Bel gioco che dovrebbe portare mister Maurizio Sarri alla Juventus, ma sarà vero che siederà sulla panchina bianconera? Sono settimane che si aspetta la fumata decisiva, mentre non si placano le speranze di vedere Pep Guardiola a guidare la Juventus. Ma a tenere banco in questo momento non è solo la guida juventina, ma anche gli acquisti e le cessioni, mentre l’altro spinoso caso è l’esclusione dalle grazie dell’Inter di Mauro Icardi. Il nuovo tecnico Conte non lo vuole e la società cerca di piazzarla da qualche parte, ma Maurito s’impunta non vuole l’estero o accettare un declassamento, resta solo una direzione da prendere che è quella juventina, ma i rapporti tra le due società, ma anche tra Marotta e Paratici non sono idilliaci, lo stesso Andrea Agnelli Marotta l’ha declassato escludendolo dalla Juventus, proprio per questo sarà difficile dialogare. Ancora veri e propri movimenti non se ne contano, se si esclude che il nuovo tecnico della Roma sarà il portoghese Paulo Fonseca; il Milan sta cercando di ristrutturarsi, via Leonardo e più poteri a Maldini in cerca di un nuovo allenatore; a Firenze Rocco Commisso ha fatto il pieno risultando molto simpatico ai viola, un calabrese d’origine che ha fatto fortuna in America e che ora è diventato il nuovo presidente della Fiorentina. Questi sono le ufficialità, ma a leggere i giornali ci sarebbero dei capovolgimenti sia in panchina che negli organi delle squadre, di tutto questo ne parleremo a cose fatte senza ipotizzare, come si fa abitualmente sulle pagine dei quotidiani. Se gli azzurrini sono fermati dal var e faranno la finale per il terzo posto, all’Allianz Stadium i ragazzi del Mancho giocano un primo tempo volenteroso, ma con poche idee e si fanno infilare in contropiede da Dzeko. Sotto di una rete si va all’intervallo. Nel secondo tempo però è una musica diversa, esce Quagliarella ed entra Chiesa e con una punizione studiata in allenamento è Insigne a scoccare un tiro imparabile e pareggiare i conti. Sulla scia di questo entusiasmo, la difesa tiene bene senza rischi ed in attacco ci credono ancora ed è Verrati su assist di Insigne a imbucare la rete della Bosnia proprio sul finire di partita che valgono i tre punti. In classifica per la qualificazione europea, l’Italia guida la classifica con quattro vittorie su quattro partite ed esplode la gioia anche del mister Roberto Mancini. E’ una bella Italia, tanti giovani, tanto entusiasmo.

            Ermanno Arcuri