MEGLIO EBREO CHE FASCISTA MEGLIO JUVENTINO CHE INTERISTA

MEGLIO EBREO CHE FASCISTA MEGLIO JUVENTINO CHE INTERISTA

Non siamo alle solite ma peggio del solito. Il marciume e il fango che poteri forti, compreso la stampa compiacente, stanno alimentando giorno dopo giorno, intensamente, da un anno a questa parte non si limita allo sport contro la Vecchia Signora. Cosa c’è di nuovo? Abbastanza per definire la persecuzione ai bianconera come gli ebrei e chi detiene il potere quale aguzzino. Non è una forte affermazione, è chiaro che non si tratta di soluzione finale nel senso della shoah, ma di denigrare al massimo gli juventini per non esistere più sulla faccia della terra, ma questa fede, invece, subendo tanti torti accresce enormemente. Non se ne può proprio più. Invece di stigmatizzare si sguazza con affermazioni che non sono da bar, le istituzioni dovrebbero calmierare ed invece sono quelle che alimentano astio e odio. Juventus penalizzata dai magistrati sportivi e non dalla magistratura ordinaria, segno che si è voluto fare delle plusvalenze il motivo per affossare o meglio schiacciare come qualcuno ha affermato pubblicamente di fede interista. Ebbe le istituzioni, quella parte malata che conserva in casa busto e armigeri mussoliniani, stanno proprio esagerando, il vaso è colmo, chi è di fede bianconera è disposta a mettere al braccio ben tre stelle di Davide, tanto sappiamo tutti cosa ci racconta la storia, chi ha vinto e chi ha perso. E’ veramente vergognoso rinverdire sempre un fallo su Ronaldo di Juliano che non è dipeso da quello la perdita dello scudetto nerazzurro, mentre non si fa mai mea culpa per aver accettato uno scudetto di cartone e per le malefatte combinate da sprofondare in serie C e salvi solo per la prescrizione. E allora non sarebbe meglio che le istituzioni vere, non quelle che amministrano allo stesso livello di come tifano, cercano di dare una calmata a chi ha i bollenti spiriti e rimugina dentro di sé un odio così profondo? Ma lo sanno questi personaggi che sono stati votati anche da juventini? E allora basta non se ne può proprio più e non si dica che sono frasi scherzose, chi non mette piede dal 1998 allo stadio di Torino per un torto ricevuto, a suo parere, non si può fare una narrazione a tarallucci e vino. Ignazio Larussa, seconda carica dello Stato è stato diffidato dalla Fondazione Jdentità Bianconera per aver pronunciato pubblicamente frasi irriguardose nei confronti della Juventus. E’ ora di dire basta alle ingiurie ed al fango, si sta rovinando lo sport più bello del mondo e certi personaggi non se ne sono accorti o lo fanno volutamente? Si finisce in politica come sempre e questa volta è proprio un membro autorevole della maggioranza ad aizzare gli animi, ad attizzare il fuoco per distruggere la Juventus. Prima il giudice Santoriello a dire la sua da incallito tifoso ultrà del Napoli e ci può stare ma non affermare che odia la Juventus, un personaggio pubblico e per giunta da far rispettare la legge. Ormai non se ne parla più da Torino trasferito a Cuneo ma meritava peggio per aver inventato delle accuse su qualcosa che non poteva investigare.  Si può essere così astiosi? Quanto male hanno fatto 9 scudetti vinti di fila, lo si capisce oggi, il presidente Andrea Agnelli avrebbe dovuto ascoltare il consiglio di Michel Platinì che lo avvisava che era in atto qualcosa che avrebbe dovuto demolire la società più gloriosa d’Italia, quella che ha un suo stadio, la squadra femminile e maschile dove formare nuovi campioni. Purtroppo essere sempre primi in tutto rende antipatici ma sino al punto di odiare questo no, facendo così si altera il quieto vivere tra tifosi, infatti, l’asticella sta salendo sempre più. E’ un danno per tuto il sistema calcistico, mentre la FIGC fa anche i favori ai politici. E’ un guazzabuglio che stride parecchio, a tutto c’è un limite, si rendono conto che si sta esacerbando gli animi? Scatta il motto juventino: “meglio ebreo che fascista, meglio juventino che interista”. Limitarsi allo sfottò è una cosa ma che uomini pubblici, ai quali non è negato il diritto di tifare per i propri colori, ma affermare di voler affossare la Juventus e non altre, significa che si temono questi colori: il bianco che abbraccia il nero e questa fede non verrà mai meno. Al presidente del Senato il cartellino rosso per ciò che ha detto e l’espulsione garantita e per restare in tema politica sportiva allego alcune dichiarazioni: “risposta dei parlamentari a La Russa: 'Degno esempio dell'Inter, di chi ha nell’albo uno scudetto non vinto'. Poi le dure critiche: “Volevo fare una cosa diversa, volevo fare il ministro dello Sport, così mi sarei riposato e anche divertito. Giorgia Meloni mi ha detto di no e ho fatto il presidente del Senato. Ma non lo volevo fare per l’Inter, come ha detto Giorgia, ma per andare contro la Juve”. Così, ha parlato ieri il presidente del Senato Ignazio La Russa, espressosi con una frase che ha fatto rapidamente il giro del web, facendo indignare i tifosi bianconeri. E oggi è arrivata la risposta, direttamente dai parlamentari juventini.Francesco Boccia, capogruppo dem e presidente onorario dello Juventus Club Parlamento, ha replicato: “Premesso che siamo nel mese più caldo dell’anno in Aula e che si stanno trattando temi vitali per il Paese, non posso non rispondere a questa battuta. Quella interista è una comunità che non si vergogna di avere nel loro albo uno scudetto che non hanno mai vinto e La Russa ne è il degno rappresentante. Nonostante quel titolo, loro non sono ancora alla seconda stella mentre noi miriamo alla quarta. La Juve è rimasta quella dei fratelli Canfari, che hanno contribuito a fondarla: è stile, cuore, educazione, allegria mentre loro sono rimasti quelli lì”.
E gli fa eco Maurizio Paniz, ex parlamentare forzista e attuale presidente dello Juventus Club Parlamento: “Anch’io avrei fatto volentieri il ministro dello Sport, ma per gioire dei successi di tutti, anche dell’Inter. Noi juventini non miriamo alle sconfitte degli altri e abbiamo successo. Si sa: il vento soffia sempre sulle cime più alte. Con La Russa ho un ottimo rapporto, in alcuni incontri tra Juve e Inter eravamo anche allo stadio abbastanza vicini. Ma c’è sempre una distanza di sicurezza di almeno dieci metri: loro sono abituati a perdere e non si sa mai come possano reagire”.
Poi è il turno di Riccardo Ricciardi, vicepresidente M5S e juventino doc, che risponde piccato: “Per come intendono lo Stato questi signori, non mi avrebbe stupito. Un ministro pro domo sua. Metà della popolazione è juventina”. E con lui anche la senatrice renziana (e juventina) Silvia Fregolent: “Ha insultato metà degli italiani, alcuni dei quali che lo avranno anche votato. La Russa deve ricordarsi di essere la seconda carica dello Stato e non fare dichiarazioni da bar. Non sa cosa voglia dire lo sport, d’altronde gli interisti non conoscono il concetto di sportivo”.
Una critica, poi, arriva anche dalla sua maggioranza, il senatore leghista Giorgio Bergesio: “La Russa fa bene a rimanere presidente del Senato, lasciamo invece il compito dello Sport al ministro Abodi. Io sono tifoso della Juve, ma quest’anno vincesse la Champions una squadra italiana, ad esempio l’Inter, ne sarei comunque orgoglioso. Questa è la vera differenza tra un tifoso della Juve e qualche tifoso speciale dell’Inter!”. Intanto i club Juve si compattano le curve allo stadio risultato esaurite con gli abbonamenti: tornerà Michel Platinì il prossimo anno come presidente? E allenatore Antonio Conte? Si comincia a delineare la Juventus che verrà.

Ermanno Arcuri