L’ULTIMO SALUTO A CARMELO LO GIUDICE SINDACO EMERITO DI BISIGNANO

Il feretro è giunto dal nosocomio di Sant’Angelo d’Acri alla meno dieci dell’ora di mezzogiorno a Bisignano. Ha fatto sosta davanti la sua abitazione da dove si gode una bella veduta sull’intera cittadina bisignanese. Un passaggio dovuto, anche perché, Carmelo Lo Giudice, Sindaco emerito di Bisignano, ha sempre manifestato una passione per quel luogo, proprio perchè offre una bella visuale sulla sua Bisignano. Scortato dalla Protezione civile locale e dalla Polizia municipale, la bara è stata portata presso la camera ardente allestita nella sala del consiglio comunale. Una struttura, che della sua esistenza, si deve proprio a Lo Giudice. Sono stati attimi di vera commozione. In una mattinata soleggiata ed in punta di piedi, nel silenzio di una giornata che sembrava qualsiasi, Carmelo Lo Giudice, ha ricevuto il saluto dei propri concittadini. Un pezzo di storia di Bisignano che ha chiuso gli occhi, è stato autodidatta per se stesso, ma professore di politica per tanti giovani che sono maturati presso la sua scuola ed hanno inciso profondamente negli anni nella vita amministrativa di questa città. Carmelo Lo Giudice, con il suo solito sorriso ha trovato la serenità, ad accoglierlo nei cieli luminosi il Santo Patrono di Bisignano, Sant’Umile. Infatti, questa è la settimana che ci porta ai festeggiamenti solenni della figura più carismatica e santa che ha espresso Bisignano, e sopraggiungono i ricordi, quante volte da primo cittadino ha offerto simbolicamente le chiavi della città proprio a quel frate che guida i suoi passi nell’aldilà. E’ vero che le emozioni ognuno li vive a modo proprio, ma sulla figura istituzionale di chi verrà ricordato per sempre quale “il Sindaco di Bisignano”, non c’è nulla da proferire se non che merita ogni plauso per aver raggiunto livelli molto alti, sfiorando in un’occasione di diventare parlamentare della Repubblica Italiana se Pietro Ingrao non avesse optato per il collegio calabrese. Ognuno ha un ricordo particolare con quest’uomo che caparbiamente ha interpretato la politica sino alla fine, proprio per questo il saluto di tante autorità, ad iniziare dai Commissari che governano Bisignano, ha il senso non del ricordo, ma della stima per l’uomo, il politico, che ha saputo interpretare un ruolo determinante pur con alcuni errori, ma è comune il proverbio “chi non fa non sbaglia mai”. Una verità che ci spinge a ricordare epiche campagne elettorali, Bisignano si appresta a vivere l’ennesima il prossimo 3-4 ottobre. Lascia in eredità una vasta biblioteca, amava conservare articoli di giornali, libri, documentarsi sempre per vivere il mondo attraverso le informazioni e le conoscenze di importanti scrittori. Rimane, comunque, un vuoto dentro e la commozione che si vive appartiene personalmente ad ogni soggetto, da chi è stato al suo fianco politicamente a chi, invece, l’avversava, ma restava sempre il rispetto. Qualcosa che oggi non si prova più, un valore che sembra passato di moda, ma che da ogni competizione dovrebbe emergere. Carmelo Lo Giudice ha saputo vincere e perdere elegantemente. Un insegnamento di stile che potrebbe far maturare la prossima classe politica locale al di là delle belle parole che si dicono di circostanza. Saperlo lì, nella sua casa, sempre a disposizione di chi lo raggiungeva, che si entusiasmava e si pregiava per il raggiungimento dei risultati del suo interlocutore, una garanzia che, purtroppo, non sarà più possibile giovarsi appieno. Un suo parente stretto mi ha detto che l’ultima volta che ha parlato con lui nell’attesa che ritornasse a casa dopo la degenza ospedaliera ha risposto dolcemente, pacatamente e con mezzo sorriso: “dopo me ne andrò in Svizzera”. La sua capacità di capire di essere arrivato al capolinea della vita è pari alla storia che rappresenterà per il futuro e sempre da protagonista. Le esequie in cattedrale mercoledì 25 alle ore 17.30.

Ermanno Arcuri