L’emozione non ha voce

Sabato 16 marzo al termine della partita l’allenatore del Città di Acri Calcio a cinque Alessandro Basile, dopo una travolgente manifestazione di gioia per la meritata vittoria, si è lasciato prendere dalla commozione, fino ad arrivare alle lacrime. Un momento che è sembrato quanto meno liberatorio.

La vittoria contro il Castellana per 6 a 3 ha portato la squadra al primo posto davanti alla Diaz Bisceglie. Il suo sogno si avvera! Considerare il pianto di Alessandro solo uno sfogo, dovuto allo stato d’animo del momento, sarebbe quindi riduttivo. Quelle lacrime, piuttosto, raccontano la storia di un allenatore e della sua squadra. Sono un condensato di emozioni vissute, la narrazione di un campionato esaltante con un traguardo storico inizialmente non programmato, ma adesso sempre più a portata di mano.

Per quanto possa sembrare incredibile, questa squadra per anni - ancora fino a pochi mesi fa - non avendo una “fissa dimora sportiva” era destinata a una vita da nomade. Costretta, pur chiamandosi “Città di Acri”, a giocare sui campi di Cosenza e provincia. Nonostante tutto, il senso di appartenenza alla comunità acrese non è mai venuto meno.

Inoltre, i risultati fino ad ora ottenuti (15 vittorie su 20 partite) e la conquista del primo posto in classifica sono il frutto di impegno, di coraggio e determinazione. Sono una lezione di cui far tesoro

La possibile conquista della Serie A rappresenterebbe l’occasione per un rilancio delle ambizioni, non solo sportive, di una comunità viva e operosa come la nostra. Tutto sta a saperla eventualmente cogliere.
Franco Bifano