LECTIO MAGISTRALIS

LECTIO MAGISTRALIS

Nel chiostro del convento di sant’Umile, si è svolta la prima lectio magistralis, che ha avuto molto successo. Ad organizzare l’evento il costituito “Centro Sudi Bisignano Il Chiostro”, che si è costituito un mese fa e che per primo appuntamento ha regalato al pubblico una visione nuova e più completa sulla figura di frate Umile. Infatti, il centro studi è nato proprio per diffondere maggiormente la figura del santo bisignanese, canonizzato nel 2002. a prendere parte al tavolo dei relatori l’arcivescovo metropolita Mons. Franceco Antonio Nolè, che ha concluso i lavori, inquadrando la figura del santo scegliendo il filone francescano. “Cosa hanno in comune Scoto e Umile – afferma l’arcivescovo Nolè – il Vangelo, che è la regola di San Francesco. Nel Vangelo ci troviamo tutti. Il Vangelo ha ispirato tutta la teologia e la santità della Chiesa. Scoto dotto, persona dedita agli studi, non solo per i doni ricevuti ma anche per obbedienza. Umile di nome e di fatto, non sacerdote, non dotto, non studioso, fratello religioso che ha fatto bene ciò che è stato chiamato a fare. Li accomuna il Vangelo direi la sapienza del Vangelo”. I saluti sono stati affidati al Ministro Provinciale ofm, Fabio Occhiuto ed al superiore del convento della Riforma padre Antonio Martella. I saluti istituzionali, invece,  da parte del vicesindaco della città, Graziano Fusaro, mentre a moderare il dibattito, il padre passionista e superiore del santuario della Madonna della Catena di Laurignano, Massimo Granirei. A tenere la lectio magistralis “l’eredità dottrinale di Duns Scoto nell’esperienza pastorale di sant’Umile”, è intervenuto il docente Unical di storia della filosofia medievale Luca Parisoli, il quale ha dato spunti di riflessione notevoli per capire meglio la storia del frate francescano di Bisignano, che pur non avendo un grado di cultura avanzato riusciva a tenere testa ai più acculturati non solo per la sua scienza infusa. Infatti, afferma Luca Parisoli: “ sant’Umile da Bisognano conosceva il fenomeno dell’estasi, estasi che sono anche di altri santi dello stesso periodo storico, queste estasi attirano l’attenzione dei censori non solo all’interno dell’ordine ma della Chiesa stessa. Scoto appare ad Umile proprio per confermare la veridicità delle estesi, Scoto certifica che le estasi non sono un frutto luciferino ma che sono genuine.

                                                                                              Ermanno Arcuri