LA POESIA DI ROMEO E GIULIETTA

Chi non conosce il folle amore di Romeo e Giulietta, un racconto scritto probabilmente nel 1595 e pubblicato nel 1597 che trae origine da una leggenda senese, sfruttata per la prima volta da Masuccio Salernitano nella Novella 22esima del Novellino, dove i due amanti si chiamano Ganozza e Mariotto, poi da Luigi da Porto nella Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti. La morale di fondo e che il mondo adulto, accecato dalla sete di potere e dall’odio, non riesce ad ascoltarli. Ma chi ha reso celebre quest’amore contrastato dalle famiglie è stato Shakespeare che considerava Verona come città perfetta per una storia di amore. Quanti ogni giorno si recano a visitare quel balcone? Tanti, tantissimi, anch’io l’ho visitato e fotografato. Romeo e Giulietta è un dramma ambientato in Italia, Shakespeare usava nomi italiani e infatti aveva ambientato molti dei suoi drammi in Italia, come il Mercante di Venezia. Questa narrazione fa parte ormai della storia letteraria mondiale, mentre è del Romeo e Giulietta, sesto premio d’amore, organizzato dall’associazione socio culturale il “Club della Poesia”, che vogliamo raccontare che ci ha regalato una serata memorabile con tanti premiati giunti da ogni dove dello Stivale. Poeti sono arrivati a Rende da Padova, da Ponza, da Palermo, da Napoli, dalle Puglie, dalla Toscana, dall’Emilia Romagna, da tante regioni d’Italia e naturalmente da quasi ogni luogo della Calabria come da Borgia, Girifalco, Corigliano e così via dicendo. Presso l’hotel San Francesco l’attesa premiazione che abbiamo filmato intervistando alcuni autori di poesie che si sono esibiti con la loro declamazione. Una giuria tutta al femminile tranne il presidente, Ciro Cianni, ha giudicato tutte le poesie inviate decretandone i vincitori delle due sezioni. Trascrivere i nomi di tutti riempirebbe l’intero spazio dell’articolo, naturalmente per ogni vincitore una motivazione dettagliata, così come anche gli interventi d’intrattenimento rappresentano un fiore all’occhiello di un programma ben costruito da Andrea Fabiani che ha presentato l’evento. L’hotel si è trasformato in dolce melodia poetica, in tutte le sale e camere hanno echeggiato stornelli e rime baciate, ma anche quel vernacolo così dirompente che ha arricchito di contenuti la serata e reso più sensibile il pubblico rimasto sino alla fine per plaudire i tanti poeti, molti di questi legatissimi al Club della Poesia. Infatti, per tanti la loro carriera artistica di poeti è nata proprio sei anni fa con la prima edizione di un progetto ideato e portato avanti da Andrea Fabiani, che conosce uno per uno chi si è presentato sul podio rendendo pubblica la poesia vincente. A fare da cornice all’iniziativa le tele artistiche dell’artista Giuseppina Irene Groccia, mentre a creare la giusta atmosfera sono state le musiche del giovane Matteo Fiore. Assegnato il premio alla carriera letteraria a Giampiero Donnici, mentre Romeo è stato impersonato da Massimo Cistaro e Giulietta da Elvira Dodaro. Un duetto quello di Elvira e Massimo grande non solo nell’interpretazione ma anche nella simpatia, non guasta mai un momento di allegria nelle ore della durata della fase finale del premio. Particolarmente orgoglioso l’organizzatore Fabiani, non solo per aver creato un mondo intriso da poetici canti, ma anche dal fatto che gli autori delle stesse poesie declamate sono stati all’altezza del loro compito ed è veramente difficile trovare una che prevalga sulle altre. Ovviamente l’interpretazione napoletana ha un suo fascino particolare, ma non scherzava neppure quella calabrese con Barbara Di Francia da Castrolibero e Anna Francesca La Rosa da Rende: “Che cosa saremmo noi senza l’amore – afferma la poetessa La Rosa - Al di là dell’amore di coppia dove c’è sensualità io intendo l’amore come concetto universale non a caso sono terza classificata con una poesia dedicata ad un bimbo perso di una prima gravidanza”. Molto simpatico il medico, Giuseppe La Rosa, fratello di Anna, che ha spiegato come la sorella l’ha coinvolto in questa iniziativa poetica: “Ho ricevuto riconoscimenti da Terrasini in provincia di Palermo a Castelfranco Veneto, portando il mio vernacolo calabrese, le premiazioni sono una bella soddisfazione”. Ma di aneddoti ne possiamo raccontare tanti per averle filmate in diretta, ma concludiamo con gli ospiti d’onore: Gianfranco Cristiano che ha perorato la causa del Movimento per la difesa dei disabili, quindi, non solo poesia, si sono toccate anche situazioni sociali che hanno bisogno di aiuto; Manuela Rovito (Missionlife), ha posto l’accento sulle tante associazioni esistenti sul territorio che dovrebbero fare rete, poi la presenza della scrittrice Aurora Soranzo, la poetessa Marisa Luberto che ha riscosso un successo personale, sono state le ciliegine sulla torta. Ad ognuno dei presenti sarà rimasta impressa una poesia, personalmente vorrei chiudere questo pezzo che racconta la cronaca di un evento meraviglioso vissuto, con una poesia particolarissima del cosentino Mario Di Maio, un marito che dopo mezzo secolo di vita assieme a sua moglie le dedica dei versi molto profondi, un messaggio d’amore che spesso non si riesce a dire a parole ma in versi è più facile. E’ stato tutto l’insieme a rendere la serata superlativa, foriera di messaggi d’amore che possono durare una vita intera.

Ermanno Arcuri