LA JUVE FESTEGGIA IL SUO NONO SCUDETTO DI FILA MA PERDE CON LA ROMA E L’INTER E’ SECONDA BATTE A BERGAMO L’ATALANTA CON CONTE CHE LE SPARA SULLA SUA SOCIETA’

Ultima di campionato, finalmente finisce questa raffica di partite ogni tre giorni. Il calcio è bello ma troppo è troppo, non c’è spazio per i commenti, per aspettare la prossima partita perché si gioca subito e si toglie ogni soddisfazione al tifoso che animosamente vuole far sentire le proprie ragioni in ogni discussione, si lascia tutto agli opinionisti che in radio o tv non sanno più cosa dire. Ma di questioni sul tappeto ce ne sono tante. Iniziamo con la festa juventina e l’assegnazione della coppa per il nono scudetto, egemonia bianconera che quest’anno ha dovuto faticare molto, l’ha detto anche il suo presidente Andrea Agnelli presentando l’allenatore Under 23 Andrea Pirlo. E’ stato un campionato anomalo e molto sacrificato, difficilissimo le parole del presidente, per una Juve che ha dovuto cambiare molte persone nel suo team, ma che a corto muso riesce a raggiungere la meta della vittoria in campionato. Onore ai vincitori da parte del tecnico Fonseca, riconosce che la Juventus è stata la squadra più forte, ma si porta a casa una bella vittoria 1-3 contro una Juve infarcita da giovani, ma pur sempre un risultato importante per aver espugnato l’Allianz Stadium, l’ultima volta risale alla vittoria del Napoli di Sarri. A proposito di Maurizio Sarri, il tecnico juventino era in tribuna perché squalificato, ma la schiuma, il solito giocherellone Cuadrado l’aveva già fatta al mister, invece, ieri sera è toccato all’arbitro Rocchi. A fine partita le due squadre si sono allineate per applaudire l’ultima partita dell’arbitro, la sua carriera finisce qui, a fare la festa all’ormai ex arbitro ci ha pensato Juan Cuadrado, schiuma in testa al direttore di gara, una scena veramente commovente e suggestiva. Poi Juan Cuadrado si becca un cartellino giallo, ma è sicuramente il meglio appioppato dall’arbitro e quello più gradito dal giocatore. Ci vuole un po’ d’allegria e Cuadrado ci ha ormai abituato a questo e poi in campo con la bandiera della Colombia. Sono queste le emozioni che ci fanno avvicinare ad uno sport diventato troppo venale, il jolly festaiolo dovrà restare a vita in questa squadra e non fa distinzione da Allegri a Sarri, tutti schiumati. Le lacrime di Rocchi non lasciano dubbi, un grande arbitro che con commozione e abbracci con i calciatori si ritira a 47 anni, le risate di Rocchi per la schiuma di Cuadrado, che ha minato il gesto di espulsione, in un clima del tutto scherzoso, il video sui social è già virale.  I bilanci juventini si faranno dopo la Champions. La partita: segna per prima la Juve con Higuain al 5’, buon segno in vista coppa, poi pareggia Kalinic al 23’ e una doppietta di Perotti al 44’ su rigore e al 52’ chiude la partita. Motivazioni Juventus zero, buone le prestazioni dei giovani come Muratore a centrocampo che sembra già pronto. Danilo provoca il rigore, ma è festa per tutti ugualmente. Sarebbe stato bello se avesse giocato in porta Pinsoglio per almeno un tempo il terzo portiere juventino invece che spiccioli di partita. In ripartenza la Roma è stata sempre pericolosa e Zaniolo offre una palla invitante al terzo gol. Da raccontare anche un palo colpito dal gallese Ramsey. Finisce qui la partita del sorriso. La Roma consolida il quinto posto con 70 punti. Ci domandiamo cosa avrà pensato Lotito presidente della Lazio vedendo festeggiare la Juventus sotto il cielo di Torino, biancocelesti che si classificano al quarto posto e che secondo il presidente avrebbe dovuto vincere questo campionato. Mettendo da parte il video delle parole pesanti dette da Lotito ai danni di Ventura tecnico della Salernitana, che con una accorata lettera lascia la guida della squadra, insomma un siparietto anche in serie B. avevamo scritto che ultimamente l’Atalanta era in fase calante. Le forze sono al lumicino e lo dimostra la sconfitta interna con l’Inter che grazie a questa vittoria si classifica al secondo posto ad un solo punto dalla vincitrice del campionato. Segnano D’Ambrosio al 1’ e poi un gran gol di Young al 20’ e la partita si chiude qui. Poi ci saranno polemiche nel dopo partita da parte di Antonio Conte contro la società nerazzurra. La Dea non riesce nel sorpasso che già deve fare a meno di Ilicic, bergamaschi che pensano alla Champions? Speriamo. L’Internazionale è seconda, una beffa per Conte che recrimina punti persi, con una Juve alla sua settima sconfitta in campionato, i nerazzurri dovevamo fare molto di più. Davanti ai microfoni, il superpagato allenatore Antonio Conte le spara grosse contro la società. “poca attenzione, a fine stagione farò le mie valutazioni”. Dice ancora il tecnico: “Il gap con la Juventus c’è ancora ed è importante. A fine anno tireremo le somme e faremo le nostre valutazioni. Io farò le mie, la società farà le sue”. Secondo il tecnico leccese, pur chiudendo il campionato al secondo posto parla di difficoltà che ci sono state e di aver fatto un gran lavoro. Su Lukaku dice che solo lui sa cosa ha dovuto fare per fare arrivare il giocatore invitando la società a fidarsi di quello che diceva. Insomma una polemica che si fa molto forte, iniziata da più tempo, ritorna la ruggine con Marotta che esisteva già ai tempi della Juventus. A Napoli Ciro Immobile festeggia la scarpa d’oro come migliore realizzatore nei campionati europei e sigla l’unico gol biancoceleste che eguaglia le 36 reti di Higuain a Napoli che deteneva come miglior goleador italiano. Al di là di questa segnatura, gli azzurri sembrano in palla in vista Barcellona, ne fanno tre alla Lazio con Ruis al 9’ poi Insigne su rigore al 54’ ed infine Politano nei minuti di recupero. Insigne sfiora un ulteriore segnatura, anche Callejon e gioca meglio il Napoli. Correa colpisce un palo esterno e Marusic sbaglia una rete già fatta. Tra Brescia e Sampdoria è un pari indolore. Leris al 41’ (autorete) porta in vantaggio la Samp e poi su rigore Torregrossa pareggia tre minuti dopo. Un Brescia che senza Balotelli ha fatto vedere in queste ultime partite un discreto gioco, ma le rondinelle sono in B già da tempo. Quagliarella non sblocca il risultato e sbaglia un rigore, il pallone finisce oltre la traversa. Il Brescia colpisce anche un palo ma la Samp non è di meno. Brescia con 25 punti è penultimo, peggio ha fatto la Spal, la Samp a 42 punti da qualche settimana ha festeggiato la permanenza nella massima serie. Perentorio il 3-0 del Milan, segnano Klavan autorete al 10’ poi Ibrahimovic al 55’ in odore di riconferma per la prossima stagione e Castillejo al 57’ gestisce bene una palla nell’area piccola. E’ un Milan spumeggiante, sicuramente la squadra più in forma del momento con una striscia veramente importante di vittorie. Il Milan mette sotto il Cagliari di Zenga, che la scorsa partita aveva battuto alla Sardegna Arena nientemeno che la Juventus. Leao fa una bella giocata e colpisce la trasversa. Ibra, invece sbaglia un rigore che Cragno para. Milan a 66 punti, dopo il lockdown è sicuramente la squadra che ha fatto più punti e bel gioco, mentre il Cagliari chiude il campionato a 45 punti. Oggi ci saranno gli ultimi incontri e soprattutto si deciderà chi scenderà in cadetteria tra Genoa e Lecce.

Ermanno Arcuri