LA BIBLIOTECA D’ALESSANDRO

Per la prima volta si aprono le porte della biblioteca del preside emerito Rosario D’Alessandro.Due luminari della ricerca, che si occupano di tradizioni popolari, Giuseppe Abbruzzo ed Eugenio Maria Gallo, hanno fatto visita alla biblioteca D’Alessandro. I due professori, autori di diversi libri di narrativa, poesie ed anche di trasmissioni televisive, sono considerati tra i più esperti nel settore della ricerca. Esperienza quarantennale nella comunicazione, sempre a salvaguardia delle tradizioni e attraverso la storia locale per promuovere il territorio. I due saggisti si sono incontrati  conRosario D’Alessandro che ha dato modo di illustrare la sua biblioteca privata, situata presso la sua abitazione, con più di 10 mila i libri nei vari scaffali. Volumi catalogati in sezioni, da quelli scritti in vernacolo a quelli in italiano, francese, inglese, spagnolo e in arbereshe, un patrimonio a cui attingere per tesi di laurea. Libri incastonati tra oggetti artigianali datati, che arricchiscono la stessa collezione. C’è anche una sezione dedicata alla musica. Il preside D’Alessandro da più di mezzo secolo ha raccolto libri provenienti da diverse nazioni, non c’è stata librerie o bancarelle che non ha perlustrato alla ricerca di collezionare un vasto patrimonio culturale. Gli studiosi Abbruzzo e Gallo si sono intrattenuti con D’Alessandro visitando i luoghi di lettura a cui si può accedere immergendosi in un fiume di informazione ad ogni livello. Eugenio Maria Gallo e Giuseppe Abbruzzo hanno potuto anche visionare molti testi che raccontano il mondo ecclesiale, infatti, Rosario D’Alessandro, per molti anni ha collaborato con vescovi divenendo esperto di testi liturgici, ma sono tanti i libri classici in greco e latino. Proficuo il rapporto instaurato che continuerà in futuro approfondendo le varie sezioni compreso il reparto dedicato alla poesia. Lo stesso D’Alessandro ha raccontato una serie di aneddoti su alcuni libri e scrittori, mostrando ai due ricercatori il libro più importante scritto sulla diaspora calabrese nella letteratura argentina, raccontando attraverso canzoni e dialoghi dialettali i viaggi in cerca di migliorare la qualità della propria vita. Se apprezzabile risulta la biblioteca molto fornita, i complimenti alla notevole e qualificata raccolta, con Rosario D’Alessandro che afferma: “non riesco ad entrare in una libreria senza acquistare un libro e spero che tutto questo possa diventare un valore per la gente del mio paese. Io tramando una cultura locale di arte vera e propria per i giovani”.    

                        Ermanno Arcuri