FARE MEMORIA PER NON DIMENTICARE PRIMO CENTENARIO DALLA NASCITA DI GINO BLOISE

Quest’anno ricorre il primo centenario dalla nascita di Gino Bloise, insegnante, politico, sindacalista, poeta e scrittore. Era nato a Cassano All’Ionio, il 16 marzo 1926 in una casa del centro storico, da una famiglia segnata dalla “bella povertà” e dall’emigrazione del padre. Morì a Roma, dove negli ultimi anni si era trasferito con la famiglia, il 6 giugno 2001. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Cassano. Nel 2003 il sindaco del tempo, Roberto Senise, di Forza Italia, intitolò il salone di rappresentanza del Palazzo di Città a “Gino Bloise”. Successivamente, la Direzione Didattica 1° Circolo "Lorenzo Milani" gli intitolò il plesso scolastico della Scuola Primaria di via Amendola e nel 2014, il sindaco socialista Gianni Papasso, denominò l’ex Piazza Mercato, Piazza “Gino Bloise”, luogo che lo vide protagonista di tante battaglie politiche. Bloise, “il professore”, dal periodo post bellico a venire, fu un “rivoluzionario”. Lottò per il riconoscimento dei diritti delle classi più deboli, spendendosi per l’affermazione dei principi di democrazia, giustizia e libertà, in un’epoca segnata da forti squilibri sociali e da tante disuguaglianze.

La sua iscrizione al Partito Socialista, risale al 1948. Negli anni Cinquanta partecipò da protagonista organizzando le lotte contadine, che portarono all’occupazione delle terre a Sibari. Negli anni sessanta/settanta, per circa dodici anni ricoprì la carica di sindaco di Cassano. Nel 1968, prima e a seguire, nel 1972, venne eletto nel Collegio della Sibaritide, Senatore della Repubblica, distinguendosi per le diverse iniziative messe in campo destinate soprattutto al miglioramento dello status della Scuola italiana. Ricoprì anche la carica di Vice Presidente della Commissione Pubblica Istruzione e della Commissione mista per i decreti delegati e di componente della Commissione bicamerale di vigilanza della Rai. Ricordiamo, inoltre, che ricoprì anche l’incarico di Vice Presidente della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, l’istituto di credito che a seguito di una intrigata vicenda giudiziaria caratterizzata dalla concessione di fidi facili, portò in carcere i componenti del Consiglio di Amministrazione, finendo per chiudere i battenti. La detenzione, seguita con il “non doversi procedere” nei suoi confronti e quindi il ritorno in libertà, tuttavia segnò dal punto di vista morale e psicologico la sensibilità di Gino Bloise. Gli ultimi anni di vita, Gino Bloise, trasferitosi con la famiglia, li trascorse nella Capitale, dove guidò, in qualità di Presidente, l’Istituto “Fernando Santi”, il centro europeo di ricerche e di politiche sociali con particolare attenzione ai problemi dell’emigrazione. Gino Bloise, è stato una figura di grande prestigio politico e culturale. Con il suo impegno, nei vari campi della vita pubblica, ha lasciato una traccia indelebile nella storia della città di Cassano. E’ importante rendere omaggio alla memoria di un uomo politico che ha fatto la storia della nostra Città e tramandare alle giovani generazioni la sua opera e soprattutto i valori di libertà, eguaglianza, democrazia e giustizia che il suo nome rievoca. Quella di Gino Bloise, è un’eredità culturale e politica che si rivela oltremodo attuale, affinché la comunità locale possa riflettere su se stessa e sulla sua storia, per ritrovare quell’identità e quel senso di appartenenza che possano consentirgli di riprendere il cammino della speranza. Per concludere con il “Bloise pensiero”, possiamo condividere che, “riprendere a sognare un domani migliore, ritornare tutti insieme ad impegnarci per costruire una società diversa, più progredita e libera, più a misura d’uomo, “ne vale la pena”.

Mimmo Petroni