BISIGNANO: VERTENZA CASA DI RIPOSO. I SINDACATI PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE E CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL PREFETTO

La Federazione provinciale unitaria FP Cgil, FISASCAT CISL e FPL Uil, rappresentate rispettivamente da Teodora Gagliardi, Angelo Scarcello , Franco LONGO, proclama lo stato di agitazione dei lavoratori in forza alla casa di riposo che fanno riferimento alla società in house “Bisignano Servizi srl”, socio unico il Comune di Bisignano, messa in liquidazione. In una nota denunciano la grave situazione che vivono questi lavoratori, che accreditano 4 mensilità. Da più mesi, è scritto in una nota, “si verifica un sistematico ritardo nel pagamento degli stipendi e, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, non abbiamo avuto nessuna risposta sui tempi di pagamento”. La Società giustifica i mancati pagamenti degli stipendi con il ritardo nella liquidazione delle spettanze dovute all’azienda da parte del Comune. Così, dicono i sindacati, “tenuto conto della gravità di questa situazione dovuta anche dalla circostanza che la gran parte dei dipendenti non hanno altro reddito, ragion per cui è facilmente intuibile che tali cronici ritardi nel pagamento degli stipendi determinano conseguenze drammatiche che si ripercuotono direttamente anche sulle famiglie dei lavoratori. Non si può continuare ad ignorare l’impegno di questi lavoratori che, nonostante il mancato stipendio continuano a svolgere la propria “missione” in maniera dignitosa e con grande senso di sacrificio e abnegazione”. I sindacati ribadiscono chiarezza da parte del Comune ed una “eventuale chiusura dello stato di liquidazione”. Guardando al futuro della struttura e dei lavoratori, la federazione provinciale unitaria proclama “lo stato di agitazione dei lavoratori” e chiedono al Prefetto “un urgente incontro tra le parti, Comune Bisignano, Liquidatori della Bisignano Servizi, OO.SS., al fine di poter trovare una soluzione alle problematiche   con l’unico obbiettivo di tutelare i servizi, i livelli occupazionali e garantire la retribuzione, con le scadenze previste contrattualmente, ai lavoratori che da oltre 15 anni operano   per il buon funzionamento delle strutture”.

                                                                                              Rino Giovinco