BISIGNANO: SABATO PROSSIMO CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DEL MOVIMENTO AGENDE ROSSE. SARA’ PRESENTE BRIZIO MONTINARO, FRATELLO DI ANTONIO, CAPOSCORTA DI GIOVANNI FALCONE

Lo scorso mese di febbraio nasceva il Movimento delle Agende Rosse, intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,  “vogliamo omaggiare due monumenti della lotta alla mafia, due Uomini di Stato in costante ricerca della verità, onesti, distinti e rivoluzionari”.   A distanza di due mesi, il Movimento verrà presentato alla città. Infatti è organizzata per sabato prossimo, ore 17.30,  presso la Sala della Biblioteca  sita al Viale Roma, la Conferenza di presentazione del Movimento delle Agende Rosse “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Introdurranno le ragazze che compongono il primo Direttivo locale: Mariarosaria Groccia, Federica Paterno e Dorotea Alfano. A spiegare l’ambito in cui si muove il Movimento nonché gli obiettivi che esso si prepone sarà il  Portavoce del Movimento nazionale e coordinatore AR della provincia di Bari Savino Percoco mentre, Federica Giovinco, coordinatrice del Movimento delle Agende Rosse di Bisignano, racconterà come ha preso piede l’idea ed evidenzierà lo stampo personalizzato che il Movimento andrà ad avere nella terra di Calabria, partendo proprio dalla cittadina che lo ospita. “Ciliegina sulla torta” sarà la preziosa testimonianza di Brizio Montinaro, fratello di Antonio che fu caposcorta di Giovanni Falcone, rimasto quindi vittima del vile attentato del 23 maggio 1992. A moderare gli interventi sarà il giornalista Vincenzo Baffa Trasci. Un momento musicale ed alcuni momenti video andranno a rendere maggiormente dinamica una Conferenza che, già di per sé, si presenta essere innovativa e molto interessante. Particolare anche l’invito a partecipare: “Riappropriandoci della nostra terra,   perché il male sta soprattutto nell’indifferenza”.  Il Movimento, a base nazionale, è stato fondato da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. A Bisignano nasce dal desiderio di un gruppo di giovani impegnati a vari livelli consapevoli, nonostante la giovane età, di essere “stati fermi troppo a lungo nella colpevole indifferenza, mietitrice di troppe vittime, pertanto è giunta l’ora di prendere in mano le redini della nostra amata e “dannata” Calabria per farne sentire la voce, perché la Calabria ce l’ha una voce”.