BISIGNANO ORMAI E’ DISSESTO

L’attuale amministrazione si trova in un momento molto particolare. Le dimissioni del sindaco, ma non ci sono solo le beghe politiche, sono ben altre le problematiche che mettono l’Ente in ginocchio e così i cittadini. Il ricorso fatto alla Corte dei Conti non è stato accettato, la rimodulazione dei debiti del Comune non è andata a buon fine come pensavano gli amministratori, questo pesa come un macigno sulla testa di ogni cittadino. Debiti che provengono da lontano, dall’era dell’amministrazione a guida Umile Bisignano che per undici anni ha amministrato. L’amministrazione a guida Francesco Lo Giudice ha cercato di arginare, ma non è riuscita nell’intendo e difatti ha procurato l’incremento di questi debiti. amministratori del passato e quelli di oggi che non oculati hanno reso l’Ente ormai ingestibile. C’è poi la crisi politica, in effetti non esiste più una maggioranza, quindi, tutto sprofonda e in questi giorni comincia a serpeggiare il malumore della gente che sperava di aver risolto ogni problema con il nuovo che avanza. Non è stato così e le manovre politiche iniziate già da qualche mese proiettano la città al dopo commissario in arrivo. Ma ci sarò chi vorrà prendere sulle spalle un comune così indebitato? Ci sarà chi pensa di risolvere almeno in parte i tanti problemi? Giovedì scorso a protestare davanti al municipio c’erano i dipendenti della casa di riposo “V. Giglio”, non percepiscono lo stipendio da cinque mesi. Anche questa vicenda lascia perplessi, come è stato possibile un cambiamento virtuoso della struttura in passato con il disastro che è iniziato da qualche legislatura addietro ed ora sembra ormai che si è giunti al capolinea. E’ vero anche che i comuni italiani la maggior parte sono in sofferenza, questo però non giustifica il modo di amministrare la cosa pubblica non per i cittadini, ma causando disagi agli stessi. Questa presa di coscienza deve contribuire a fare l’analisi di una situazione o meglio ancora di un sistema che è superato e non va più bene. A consigliare di fare attenzione l’ha sempre suggerito il consigliere Francesco Fucile, che in più occasioni ha sottolineato come l’Ente comunale era amministrato non bene e che i debiti avrebbero portato al collasso. Tra gli amministratori di questi giorni, ancora in carica per poco tempo, salvo ripensamenti del primo cittadino e di chi dovrebbe sostenere il numero legale in consiglio comunale che si riunirà per prendere atto del rigetto da parte della Corte dei Conti del ricorso. La pandemia non sta rallentando, il virus circola ancora nel territorio, in quarantena ci sono 70 persone con 15 i positivi accertati. Un numero destinato a cambiare nei prossimi, con la speranza che l’andamento decrescente della curva epidemiologica posa giungere allo zero. Purtroppo il guaio è che troppo facilmente ci si dimentica e poi si finisce di dare il voto alle solite persone, sarà così anche alle prossime amministrative? Le donne sembrano più agguerrite che mai in vista della prossima tornata elettorale, ma ci si domanda se c’è chi è preparata a guidare un Comune così complesso e per giunta con diverse problematiche difficili da superare.

Ermanno Arcuri