BISIGNANO: NEL GIORNO DEL GEMELLAGGIO CON MATERA CLAUDIO IL PUFFO VINCE LA 29ESIMA EDIZIONE DEL PALIO E PORTA IN ALTO IL COLORE ARANCIO DI SANTA CROCE

Il Palio di Bisignano, senza ombra di dubbio, è evento culturale che legge la storia per guardare al futuro, un fenomeno sociale e di aggregazione testimoniato  dalle feste propiziatorie, dai giochi popolari,  dal convegno storico su “Felicia Sanseverino dei Principi di Bisignano artefice dello sviluppo urbano e della crescita culturale della città di Matera a metà del Cinquecento”, dalla giostra cavalleresca, dal patto di gemellaggio siglato dal sindaco di Bisignano Francesco Lo Giudice e dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Un gemellaggio legato al  matrimonio avvenuto nel 1546 tra Felicia Sanseverino, figlia del Principe di Bisignano e Antonio Orsini, Conte di Matera, i quali hanno governato sulla stessa Matera per circa un trentennio. L’assessore al gemellaggio Alessia Prezioso ha letto le motivazioni prima della stretta di mano dei due sindaci, un impegno istituzionale avviato dall’assessore alla cultura e vice sindaco Ornella Gallo: “Un utilissimo strumento di sensibilizzazione politica, di mobilitazione e di cooperazione tra enti locali diversi”. Tutto ciò si è potuto concretizzare grazie agli organizzatori di questa manifestazione, il Centro Studi “Il Palio”, presidente Clara Maiuri, che ha lavorato avvalendosi di una consulenza storica, di concerto con l’Amministrazione Comunale. Nel pomeriggio, tutti al Campo Sportivo (Campo del Palio), dove otto cavalieri sono pronti a sfidarsi: i quartieri a loro hanno affidato l’”onore” dei rispettivi rioni. Suoni, slogan ma soprattutto una ricca scenografia di colori accompagna la giostra cavalleresca: il  verde di  Piano, rosso per Piazza, celeste per San Simone,  giallo per Giudecca, arancione per Santa Croce, viola per San Pietro, rosa per San Zaccaria, blu per Cittadella Coscinale. La sfida è all’ultimo “anello”. Il Palio 2019, la 29esima edizione, quella del gemellaggio è stata vinta da Claudio Amodio detto il “Puffo”, cavaliere dal colore arancione che è quello del Rione Santa Croce. Ironia della sorte, in finale si sono scontrati padre e figlio: Claudio e Luca Amodio. Il “Puffo” , undici vittorie al suo attivo, vince per la seconda volta il Palio con Santa Croce. Lo aveva fatto già il 26 giugno del 2016 regalando al rione “arancione” il primo Palio della sua storia. Ed è festa grande. Il quartiere di Santa Croce, premiato anche per la migliore tifoseria,  si veste a festa, caroselli e sfilate fino a notte inoltrata. Questo è “Il Palio”, una grande festa che come ogni competizione, fa gioire e fa piangere. Questa volta tocca a Santa Croce alzare in alto il Drappo disegnato dal pittore del Palio Rosario Turco, sulla cui tela  “sono stati dipinti sia lo stemma della Città di Matera che quello della Città di Bisignano legati da un cartiglio in nastro rosso con la scritta Felicia Sanseverino dei Principi di Bisignano Contessa di Matera che sovrasta un paesaggio cromaticamente unificato da due immagini delle Città sormontato da un sole illuminante. Alla base di tutto sono posti gli stemmi delle famiglie: I Sanseverino di Bisignano e gli Orsini di Matera”.  Per quanto riguarda i premi, il regolamento prevede che quelli in danaro e il Drappo vanno al rione vincitore (Santa Croce), al cavaliere va la spada e la somma di danaro eventualmente concordata tra rione e cavaliere. Prima di calare il sipario è giusto tributare merito a tutti i cavalieri che si sono dati battaglia sul Campo del Palio difendendo i rispettivi colori: Claudio Amodio per Santa Croce,   Luca Amodio per San Simone, Mauro De Luca per Piano, Alessandro Roseville per San Zaccaria , Carmine Bisignano per Piazza, Mattia Salerno per Cittadella Coscinale, Gianluca Mendicino per Giudecca e Pierpaolo Turco per San Pietro.   Infine la nota politica riguarda la presenza sul palco del governatore della Calabria Mario Oliverio e di numerosi consiglieri regionali e sindaci. I riflettori si spengono  ma, il Centro Studi è già al lavoro per la trentesima edizione, passando per  l’imminente “Serenata di agosto”.                                                

                                                                                                                      Rino Giovinco