BISIGNANO: FURTO ALL’UFFICIO ANAGRAFE. IL BOTTINO E’ DI UNA CINQUANTINA DI EURO.

BISIGNANO: FURTO ALL’UFFICIO ANAGRAFE. IL BOTTINO E’ DI UNA CINQUANTINA DI EURO.

Furto all’ufficio anagrafe del comune. Ieri mattina, ad orario di apertura, i funzionari dell’ufficio nell’aprire la porta d’ingresso dell’ufficio si sono resi conto che c’era qualcosa di anomalo. Infatti, la porta d’ingresso presentava vistosa forzatura. Sul posto, nell’immediato, si è recato il personale della polizia municipale che ha la sede proprio all’interno della stabile del comune. Aperta la porta si riscontrava la forzatura di alcuni tiretti, ad uno dei quali mancava il lucchetto che lo teneva chiuso, ritrovato, successivamente nella spazzatura. Un furto, tutto sommato anomalo. Infatti gli ignoti ladri, avrebbero portato via solo una cinquantina di euro custoditi in un cassetto senza avere, forse il tempo, di forzare il cassetto che custodiva intorno a 500euro in contanti, l’ammontare dei diritti per la tessera di identità elettronica. Un furto anomalo si diceva visto che la porta interna, seppure forzata, è stata trovata chiusa a chiave. A questa porta si accede dopo aver aperto una porta antipanico che introduce nel corridoio, anch’essa trovata chiusa ma, comunque forzata, come la porta di accesso al pubblico. Insomma, gli ignoti, per quello che si è potuto dedurre, potrebbero essere rimasti all’interno degli uffici, nascosti nel bagno, al momento della chiusura ed essere usciti in nottata per tentare di racimolare i soldi che vi erano custoditi. Per quello che è stato possibile appurare, sarebbero entrati dalla porta di acceso al pubblico calandosi da finestrino  aperto per il contatti fra impiegato e utenza ed una volta dentro, dopo avere forzato il primo lucchetto del tiretto, forse disturbati, avrebbero desistito. Da una prima ricostruzione e controllo non mancano i timbri ne le carte d’identità ma resta allarmante la facilità con cui si sono introdotti negli uffici. A proposito di ufficio anagrafe, gli utenti continuano a lamentare l’interruzione del servizio addotto a motivi di mancato funzionamento del server informatico. Sta di fatto che per giorni interi, è successo anche ieri, i computer non hanno funzionato e gli utenti sono stati costretti a ritornare indietro, così come venerdì e lunedì scorso, per parlare degli ultimi giorni, senza aver fatto i certificati o le carte di identità o aver soddisfatto le loro richieste. Si tratta, si denuncia, di interruzione di un servizio indispensabile che, ormai non è certo dovuto al caso.

                                                                                                                      Rino Giovinco