BISIGNANO: ANCORA UN FURTO AL COMUNE. I CARABINIERI RECUPERANO LA REFURTIVA

BISIGNANO: ANCORA UN FURTO AL COMUNE. I CARABINIERI RECUPERANO LA REFURTIVA

Ancora un furto, nottetempo, nei locali del Municipio e del poliambulatorio ubicati sulla collina castello. Praticamente divelte e danneggiate le porte degli uffici, scrivanie ed alcuni mobili. Il furto è stato denunciato ieri mattina dopo che alcuni dipendenti recatisi negli uffici per lavoro, hanno notato l’accaduto. Dopo il sopraluogo, i carabinieri della locale stazione avviavano immediatamente le indagini che consentivano, a stretto giro, l’identificazione di un giovane del luogo, G.P. classe 92, incensurato. A seguito di perquisizione domiciliare, gli uomini del maresciallo Giuseppe Motta,  rinvenivano la refurtiva che è stata già restituita ai legittimi proprietari. L’uomo, interrogato,  è stato quindi denunciato per furto, ricettazione e danneggiamento. Rinvenuta anche refurtiva risalente al furto dello scorso febbraio.  Per quanto ricostruito, G.P. è entrato dapprima nell’ambulatorio della Guardia Medica e poi si è recato al comune. Quella che si è presentata ad alcuni dipendenti comunali recatisi negli uffici per lavorare, è stata una scena d’altri tempi: le porte interne degli uffici erano state aperte con la forza, alcune addirittura divelte ed altre presentavano grossi fori. Porte aperte anche dal segretario comunale e quindi nell’area degli uffici del sindaco.  Danneggiate scrivanie e mobili, era chiaro che qualcuno aveva rovistato dappertutto. Gli unici uffici rimasti chiusi sono stati quelli dei servizi sociali, la ragioneria ed il comando della Polizia Municipale.   Non è la prima volta che gli uffici comunali vengono “visitati”. Dall’inizio dell’anno almeno tre volte è stata presa di mira l’area dei servizi demografici e, a fine febbraio, un furto ha interessato anche il comando della Polizia Municipale. Dall’ufficio del comandante è stato rubato un computer ora ritrovato fra la refurtiva. Recuperato anche il computer ed un portafogli, bottino del furto alla Guardia Medica.

                                                                                                          Rino Giovinco