BISIGNANO: ALL’INDOMANI DELL’ENNESIMA VITTIMA ALL’INCROCIO DELLA MORTE LA CITTA’ INSORGE. C’E’ BISOGNO DI INTERVENTI CONCRETI PER FERMARE LA MATTANZA

All’indomani dell’ennesima vittima all’ormai tristemente noto “incrocio della morte” di contrada Sellitte, siamo sulla Provinciale 234, la città insorge sul web chiedendo interventi urgenti, non più procrastinabili, per fermare quella che è diventata una vera e propria mattanza. Nadia Molino, 51 anni, morta tragicamente ieri a quell’incrocio, non può essere più “l’ultima vittima”. Lungo la SP 234 hanno perso la vita nove persone, oltre ai quotidiani incidenti che per fortuna sono stati meno cruenti. I Bisignanesi ora reclamano con forza i dovuti interventi su un’arteria a tutti nota per la sua pericolosità tanto da spingere la Provincia, già nel 2016, ad iscrivere in bilancio 60mila euro per la realizzazione di una rotonda, prontamente propagandata ma mai realizzata. Nel frattempo i soldi sono spariti da quel capitolo, con ogni probabilità spostati altrove, magari in qualche  altro comune.   Intanto aumentano le lapide ed i mazzi di fiori. Eppure, forse ultimo in ordine di tempo, l’Ente Provincia e per esso il suo Presidente era stato sollecitato nel corso di un incontro col consigliere Francesco Fucile a metà marzo scorso, invitato ad attivarsi con urgenza e concretamente, affinché, venga previsto un investimento strutturale ed efficace che garantisca la sicurezza degli automobilisti e di farsi parte diligente presso la Provincia, affinché venga finalmente realizzata la rotonda all’incrocio di Contrada Sellitte, anche attraverso  il co-finanziamento tra Provincia e Comune di Bisignano”. A margine di quell’incontro, definito “cordiale”, il presidente aveva preso impegno: “Mi ha assicurato che presto farà fare un sopralluogo per quantificare i costi dell'opera”. Pressioni avrà sicuramente fatto anche l’amministrazione comunale. Purtroppo, il tempo passa ed i morti a quell’incrocio aumentano. Martedì è toccato a Nadia 51 anni e, mentre la politica latita, come la segnaletica, l’illuminazione, la rotonda, le  bande rumorose, aumentano  lapide e mazzi di fiori. Il tempo per l’attesa è terminato. E’ tempo di azioni concrete. Ogni amministratore, ogni politico, ad ogni livello, deve sentire forte il peso di queste stragi.

                                                                                                          Rino Giovinco