A BISIGNANO CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO PASSANO TUTTI I PUNTI

A BISIGNANO CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO PASSANO TUTTI I PUNTI

In seconda convocazione va inscena il consiglio comunale dello scorso 29 aprile, che ripropone gli stessi punti che risultano votati dalla sola maggioranza, mentre sul bilancio c’è l’astensione di un consigliere di minoranza. Ma la disputa politica è ciò che tiene banco, non c’è più una maggioranza coesa, visto che lo stesso primo cittadino ha tolto definitivamente le deleghe a due assessori. A meno di due anni dall’elezione a sindaco di Francesco Lo Giudice, la sua maggioranza, tenuta con la colla, si sfalda ed oggi vive uno dei momenti più drammatici, perché si regge su un solo voto di differenza, salvo ripensamenti di qualche componente dell’opposizione. Infuocato l’assise, hanno partecipato molti cittadini, che vivono la situazione difficile di una maggioranza che scopre di non aver portato quel vento di cambiamento di cui si era fatta garante nella passata campagna elettorale. Le deleghe ritirate agli ex assessori: Lucantonio Nicoletti e Gina Amodio, anticipato quello che avrebbero voluto fare gli stessi personaggi e che non hanno potuto perché il consiglio comunale in prima seduta è andato deserto. I due ex assessori e alla consigliera Francesca Coschignano non è stato concesso esprimersi, ci sarà una seduta a parte dove poter dire la loro opinione, ma questi preannunciano una conferenza stampa in cui vogliono spiegare alla cittadinanza ciò che non va nella maggioranza che si regge su un filo e fa i salti mortali per continuare la legislatura. La scarsa democrazia esercitata in questa situazione, spiega le tante difficoltà che diventeranno un bilancio politico da qui a pochi mesi. Il giocattolo si è rotto, le polemiche suscitate non solo le sole, si ricorderà la conferenza stampa della consigliera Pirillo che sparava a zero contro i suoi, salvo poi rientrare nel gruppo, comunque, quel malessere sottile e reale è sempre esistito, che ha messo l’uno contro l’altro ad iniziare dall’ex vicesindaco, Graziano Fusaro e Lucantonio Nicoletti. A nulla è valso ritirare tutte le deleghe e poi riassegnarle agli stessi con qualche variante, con un nuovo vicesindaco donna, di fatto, la maggioranza è in crisi in più elementi che la componevano e questo dovrebbe far pensare ad una decisione seria per il bene della città, che da più settori chiedono di ritornare alle urne al più presto possibile. Ovviamente nel corso dell’ultima assise sono volate parole grosse tra lo stesso sindaco e i consiglieri “critici”, con la Gina Amodio provata da un sistema che non piace e che avrebbe voluto dimettersi definitivamente dall’ambiente politico-amministrativo e che ora accetta, come è giusto, il suo ruolo all’opposizione senza dare la possibilità ad altri di inserirsi nel numero dei consiglieri a sostegno di una maggioranza che si regge sui numeri, ma che nella popolazione non esiste più già da mesi a sentire le lamentele e le criticità poste dalla gente in virtù del modo di amministrare. La situazione è incandescente e nei prossimi giorni si avranno ulteriori iniziative, che metteranno a nudo quel processo di cambiamento che sembra rimasto solo sui programmi elettorali e sapremo con più chiarezza i perché degli uni e degli altri in un rimpallo di responsabilità.

                                    Ermanno Arcuri