XII Congresso Nazionale Societas Erpetologica Italica Le Riserve del Lago di Tarsia e della Foce del Crati partecipano con propri contributi ospitando una sessione congressuale dedicata all'ecologia e all'etologia
A distanza di venti anni la Calabria ha ospitato dall’1 al 5 ottobre il XII° Congresso Scientifico Nazionale della Societas Erpetologica Italica, presso l’Università degli Studi della Calabria. Le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del Crati, oltre ad aver partecipato con tre contributi scientifici riguardanti lavori realizzati ed in corso di realizzazione, di ricerca e conservazione di specie di interesse comunitario, rigorosamente protette ed in pericolo, quali: Testuggine palustre europea (Emys orbicularis), Testuggine di Hermann (Testudo hermanni hermanni) e Ululone appenninico (Bombina pachypus), venerdì 5 ottobre ha ospitato presso il proprio “polo didattico-scientifico” di Palazzo Rossi a Tarsia, una sessione dedicata all’ecologia e all’etologia, per come da programma congressuale. A causa del maltempo che ha imperversato nella regione, la prevista visita al Centro di Allevamento Ululone, d’intesa con la Segreteria scientifica del Congresso, per presentare alla Comunità scientifica le attività di conservazione messe in atto ed i risultati ad oggi ottenuti non è stato possibile e si è dovuto dare conoscenza attraverso immagini e filmati messi a disposizione dagli “Amici della Terra”. Il Progetto Ululone, attuato dalla Riserva naturale regionale Lago di Tarsia e finanziato dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, con il POR Calabria 2014/2020, nell’ambito di un Protocollo d’Intesa sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente per la replicabilità di buone pratiche LIFE a scala regionale, ha come obiettivo l’avvio di azioni urgenti finalizzate ad attuare interventi di tutela, mantenimento, conservazione degli habitat, reintroduzione e ripopolamento della specie. L’Ululone appenninico (Bombina Pachypus) è un anfibio endemico dell’Italia peninsulare, il cui stato di criticità a livello nazionale è dimostrato da vari studi, che confermano un sostanziale e repentino declino della specie anche in Calabria, che in passato rappresentava una vera e propria “roccaforte” sia per consistenza che per variabilità genetica delle popolazioni.
All’iniziativa di presentazione ai congressisti del Centro Ululone e all’apertura dei lavori congressuali sono intervenuti il Direttore delle Riserve, Agostino Brusco, il Presidente del Comitato Organizzativo della SHI, Sandro Tripepi, il Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso. I lavori congressuali divisi in due parti sono andati avanti con interventi di qualificati docenti ed esperti nel settore naturalistico di flora e fauna, che studiano insetti e piccoli rettili che sono presenti soltanto nei luoghi calabresi.
Ancora una volta “Le Riserve del Lago di Tarsia e della Foce del Crati”, si sono distinti per organizzazione, qualità e professionalità. Sicuramente una delle eccellenze che operano sul nostro territorio e che si prodiga non soltanto a studiare anfibi, rettili ed uccelli, ma a salvaguardare il loro habitat naturale e proprio queste riserve diventano sede idonea all’integrazione con studi approfonditi con esperti delle Università, non solo quella della Calabria, ma di gran parte dell’Italia con collegamenti anche all’estero, come si è potuto verificare per la presenza di docenti presenti e provenienti da oltre confine. Un gran successo la giornata di studi, alle relazioni sono intervenuti gli studenti universitari provenienti da tutta Italia, con domande per ulteriori chiarimenti. Ovviamente, essendo un congresso molto specifico, i lavori si sono accuratamente sviluppati in un clima di grande sensibilità ed armonia per un centinaio di partecipanti, totalmente immersi nell’ambiente di cui hanno parlato e di quello circostante che li ha ospitati.
Ermanno Arcuri
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