RESTA CHIUSO IL PONTE SUL CRATI NONOSTANTE IMPEGNI E PROMESSE
Resta chiuso il Ponte sul Crati accentuando, con l’arrivo della stagione delle vacanze, i problemi per gli utenti della strada e per gli operatori economici che, giornalmente perdono enormi introiti, tanto da spingere il Comitato e quelle popolazioni ad appellarsi al Prefetto. Ormai, la vicenda si trascina da inizio febbraio scorso e, le promesse sono sempre cadute nel vuoto, non ultima la riapertura annunciata a metà aprile. Il comitato spontaneo “apriamo il ponte”, ormai è stanco delle promesse che arrivano dalla Provincia di Cosenza e dai sindaci dei comuni interessati che sono quelli di Bisignano e Mongrassano denunciando in una nota come “proseguono a rilento i lavori per la finta messa in sicurezza del ponte sul Crati sulla SP239 che collega Mongrassano scalo ai comuni situati sulla destra del fiume”. Per il Comitato si tratta di una “penosa vicenda”, gestita malissimo e che “si trascina ormai stancamente dal cinque febbraio 2018”. A questo punto, il Comitato si chiede se “è mai possibile che il presidente della provincia con l’omertosa complicità dei due sindaci dei comuni maggiormente interessati, prenda in giro intere popolazioni che vivono a causa loro una gravissima crisi economica? Viene naturale chiedersi se è possibile che queste persone possano avere questi comportamenti impunemente. Ma dove viviamo, da chi siamo amministrati?” Il Comitato continua a chiedere gli atti che hanno indotto la Provincia a chiudere il Ponte “sin dall’inizio di questa telenovela non c’è stata nessuna chiarezza sulle effettive motivazioni che hanno portato alla chiusura del ponte, solo menzogne a livello industriale e proclami disattesi il giorno dopo”. Da qui l’appello al Prefetto prima di azioni eclatanti “il nostro grido di dolore è rivolto a sua eccellenza il sig. Prefetto affinché sblocchi questa situazione diventata ormai insostenibile”.
Rino Giovinco