IL POETA DEL MARE FRANCESCO FIORE

IL POETA DEL MARE FRANCESCO FIORE

E’ stata una piacevole chiacchierata l’intervista a Francesco Fiore il poeta del mare. Conoscevo il poeta del vento, Carmine Abate, ma non quello del mare, Fiore ha alimentato l’amore verso un universo, quello marino, ricco di tante situazioni che nel corso delle domande le rispettive risposte hanno chiarito. Scrivo questo perché Francesco Fiore ha proiettato la mia innata pigrizia verso le onde preferendo i sentieri di montagna, riuscendo ad attrarre ciò che di più bello possa nascondere ogni onda o tramonto guardando la linea dell’infinito. Francesco, ha al suo attivo tante pubblicazioni e moltissimi premi. Le sue poesie raccontano del mare e sono delle perle emozionali, il suo amore per il mare, come lo stesso oceano che ha più volte navigato durante i suoi anni nella Marina Militare. E’ una persona allegra, che si entusiasma partecipando a presentazioni di libri come se fosse lui stesso l’autore, segnali positivi di una persona che abbraccia la vita attraverso le opere degli amici che stima tantissimo e lui stesso è ricambiato con la stessa moneta. Nel dialogare presso la Tenuta Bocchineri, splendido parco immerso in quel di Rogliano e meta di tante attrattive, Francesco, pur essendo della stessa cittadina, per la prima volta ha goduto delle bellezze di casa propria. Ma lui è abituato a navigare ad apprezzare i posti più belli del mondo, averlo intervistato per far parte della prossima pubblicazione di “Personaggi di oggi”, mi ha dato l’opportunità non solo di conoscere meglio la personalità del poeta, soprattutto, del suo pensiero sulla vita, sul modo di curarsi o di cibarsi, in questo è molto scrupoloso, si affida ad alimenti che rinforzano il fisico ma non eccede in grassi o carboidrati di cui un po’ tuti siamo ghiotti. Inoltre, anche per il curarsi è meglio utilizzare l’omeopatia e non le tante medicine. Ma andiamo più in profondità sull’uomo poeta, perché non si può scindere il militare marinaio dalla passione di scrivere versi, chi o cosa poteva alimentare la sua cultura se non il mare, la distesa azzurra infinita che fa sembrare così lontano luoghi che stanno dall’altra parte del globo per poi rendersi conto che il viaggio è stato più veloce del tempo immaginario, perché la sua mente sempre a contatto con la poesia trova stimoli e ci regala struggenti versi attingendo al suo mare. Avrei dovuto chiedergli a quale mare è più affezionato, ma sono sicuro avrebbe risposto, come ha fatto con le sue poesie, non ha preferenze, la migliore è sempre l’ultima così come il viaggio che ti fa giungere in porto. La verità sui marinai che hanno una donna in ogni porto probabilmente resterà solo una leggenda, ma Francesco Fiore, ci fornisce ogni elemento per capire con quante culture ha avuto a che fare e oggi più che mai trasforma quella esperienza in una felice produzione poetica che lo ha identificato come dicevo prima “Poeta del mare”. Il suo fisico longilineo lo rende agile, è nato nel 1963, è un giovane maturo. La sua biografia ci racconta di uno specialista nelle telecomunicazioni, professionalità che ha garantito l’opportunità di girare il mondo e per questo conoscere usi e costumi che, durante l’intervista, ce ne fa dono con aneddoti speciali. Medaglia d’oro Mauriziana concessa dal Presidente della Repubblica al merito di 10 lustri di carriera militare. Il primo momento imbarazzante dell’intervista l’ha superato raccontandoci che l’interesse per la scrittura di poesia è qualcosa che si porta dentro sin da giovane. Nonostante le lunghe navigazioni con mare e cielo che sembravano un tutt’uno di colore azzurro ha sempre curato la passione poetica. La poesia è frutto del suo stile di vita che accoglie, non alza muri, ma si mostra con la gente l’amico della porta accanto, questo suo altruismo ha portato l’autore di libri ad essere presente con le sue opere in varie antologie edite da importanti case nazionali. Francesco Fiore è la persona giusta, intervistato nel posto giusto, ecco perché abbiamo scelto la Tenuta Bocchineri, un meraviglioso parco che va visitato apprezzandone le tante peculiarità. Dal nostro colloquio al quale ha contribuito magistralmente il critico d’arte nonché scrittore e poeta, Eugenio Maria Gallo, e lo stesso medico-poeta, Ernesto Littera, è nata l’idea di “Poesia al parco”, sarà un evento che la nostra testata e la Bocchineri organizzeranno assieme. Sugli apprezzamenti nazionali ed internazionali conseguiti lasciamo i lettori alla lettura di “Tra le onde del tempo”, la pubblicazione che al momento è quella che identifica meglio la sua personalità dell’arte culturale nella quale è immerso profondamente riuscendo a nuotare egregiamente da bravo marinaio. E’ certo che dopo averlo ascoltato il desiderio di andare in barca è ritornato prepotentemente, segno tangibile che ha saputo comunicare i suoi sentimenti e non poteva essere diversamente, l’intervista è ciò che meglio crea le motivazioni per essere libero da congetture e dimostrare la propria genuinità. Tutto questo è Francesco Fiore, una persona che immaginiamo corsaro nei mari del mondo alla conquista non del mondo ma di conoscere sé stesso.

Ermanno Arcuri