IL GIUDICE DI MATTEO CHIEDE AUDIZIONE PUBBLICA AL CSM
Csm
“beffato” dall’intelligenza del magistrato Antonino Di Matteo, che a fronte
della convocazione per oggi alle 14 dinanzi il Consiglio Superiore della
Magistratura per stabilire le colpe del depistaggio Scarantino, lo aveva visto
coinvolto anche se del tutto estraneo alle vicende incriminate. Di Matteo invia un’istanza alla Prima
Commissione nella quale chiede che la sua audizione fosse resa pubblica e non
segreta, “in funzione di un contributo di chiarezza che anche in questa sede
consiliare ritengo di poter fornire a fronte di inesattezze, bugie e ingiuste
generalizzazioni (certamente lesive della mia reputazione professionale) che da
tempo vengono diffuse da più parti e rilanciate con grande clamore mediatico”.
Questa la motivazione impeccabile fornita dal magistrato che coglie il Csm in
contropiede e lo spiazza: la Prima Commissione non può far altro che accogliere
l’istanza ma, accorgendosi solo in quel momento di essere “in scadenza” e di
avere troppe vicende in sospeso e altre audizioni, rimanda quella del giudice
Di Matteo “ad altra data”, giustificando tale scelta con la volontà di dare
maggiore spazio per parlare al pm. Questa decisione del Csm potrebbe essere il
pretesto per tirarsi fuori dalla situazione oppure, in caso contrario, dovrebbe
convocare in seduta pubblica Di Matteo prima del 24 settembre. Unica cosa che
appare chiarissima in questa annebbiata vicenda, è che la mossa di volere una
seduta pubblica del magistrato Di Matteo ha sicuramente spiazzato il Csm che aveva,
invece, in programma una seduta privata.
“LA VERITA’ E’ L’UNICA COSA CHE CI PUO’ RENDERE REALMENTE LIBERI” – Antonino Di Matteo
Federica Giovinco