IL COMITATO SALVINI PREMIER INTERVIENE SUL RAZZISMO

IL COMITATO SALVINI PREMIER INTERVIENE SUL RAZZISMO

“Riceviamo quotidianamente attestati di stima e di incoraggiamento da parte di comuni cittadini di tutte le fasce sociali – afferma Alessandro Perrone del Comitato Salvini premier - indignati da questo stato di cose, che non hanno più intenzione di farsi ingannare dalle bugie dei finti buonisti e men che meno irretire da puerili accuse di razzismo che respingiamo con fermezza. Noi non siamo razzisti! Chiediamo con fermezza e ci auguriamo che si ponga fine quanto prima a questo inutile spreco di risorse pubbliche, atteso che ci sono tanti cittadini residenti in difficoltà economiche e in condizioni di disagio sociale e sanitario ai quali lo stato nega o riduce i sussidi per mancanza di fondi. Auspichiamo la chiusura di questi inutili centri e l’utilizzo delle risorse pubbliche verso le famiglie numerose, i disoccupati, gli anziani, i disabili e i residenti in condizioni di disagio. Questo non significa essere razzisti, accusa che rinviamo al mittente, ma essere realisti e guardare con onestà intellettuale la realtà dei fatti”. Perrone si rivolge direttamente alle ultime settimane ad un particolare attivismo mediatico da parte di associazioni e soggetti coinvolti a vario titolo nel businnes dell’accoglienza migranti a Bisignano che, “tirando in ballo anche sacerdoti e frati, lanciano anatemi e scomuniche contro coloro i quali la pensano diversamente, con la solita stantia e ripetitiva litania del razzismo e del buonismo a buon mercato”. “Di quale integrazione discutiamo – continua Alessandro Perrone - se quasi tutti dovranno essere rimpatriati? Intanto che questi giovani, illusi da questi falsi buoni, vivono per mesi e anni in uno stato di inedia e di passività, in attesa della burocrazia, milioni di euro di soldi pubblici vengono gestiti da cooperative e da ONLUS, sulla carta non lucrative ma nei fatti lucrativissime, ovviamente a spese degli ingenui contribuenti italiani. Come il caso di Bisignano dove un’amministrazione comunale compiacente favorisce questo andazzo e tiene sponda ai signori del businnes degli immigrati finanziando discutibili iniziative pseudo-culturali e presentazioni di improbabili libri infarciti di ipocrisia e retorica buonista. Noi del Comitato Salvini premier di Bisignano riteniamo che debba finire questo spreco di denaro pubblico a favore di queste inutili, fallaci ed evanescenti iniziative pseudo-umanitarie, ammantate di ipocrisia e di buonismo, illusorie e dannose per gli stessi clandestini, che in maggioranza dovranno essere rimpatriati, come dicono i freddi numeri – conclude Perrone - Va precisato una volta per tutte che chi giunge per mare, per terra o per aria sul territorio italiano senza permesso è considerato un clandestino, quindi un irregolare da respingere. I dati sono sorprendenti! Solo un terzo dei richiedenti ottiene il permesso e se il dato si restringe alla fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni (la stragrande maggioranza dei clandestini) si nota che solo due richiedenti su dieci ottengono l’asilo”.

                                                                                  Ermanno Arcuri

                                                                                  ermanno.arcuri@tiscali.it