I VOTI DI OBBEDIENZA POVERTA’ CASTITA’ PER TRE FRATI

I VOTI DI OBBEDIENZA POVERTA’ CASTITA’ PER TRE FRATI

Emozioni che scorrono per tutto il corpo e che si trasformano in lacrime di gioia come un fiume in piena. Lacrime che stentano ad arrestarsi, tanta è la felicità dei genitori, degli amici, dei conoscenti, di tutte quelle persone che sabato scorso hanno vissuto un evento importante e singolare. Siamo nel chiostro storico e magico del convento di sant’Umile. Emanuele, Rosario e Pierfrancesco, ai tre giovani viene affidato il cordone di San Francesco. Rosario Morgante di Molochio, Emanuele Lontananza e Pierfrancesco Esposito di Bisignano, chiedono a Dio “la misericordia del Signore e la grazia di servirlo fedelmente nell’ordine dei Minori”. Erano 110 anni che non si verificava che un giovane bisignanese diventasse frate e come ha simpaticamente affermato il Ministro Provinciale, Fabio Occhiuto: “speriamo di non aspettare altri 110 anni per una vocazione”. I tre fraticelli nella casa del frate più umile al mondo, Sant’Umile da Bisignano, in ginocchio, accettano le regole francescane, un voto totale a Dio e ai fratelli. Dopo i tre anni di noviziato vanno avanti, li porterà fra qualche tempo a scegliere di seguire questa strada per tutta la vita. In alcuni momenti della solenne cerimonia, con tanti sacerdoti e frati provenienti da tutta la Calabria, un silenzio profondo invade il luogo sacro, l’ascolto ha prevalso inondando i cuori. La Chiesa ha una missione, quella di comunicare Dio agli uomini e portare gli uomini alla relazione con Dio, di unire gli uomini in una famiglia. “Nella Chiesa ci sono tre stati di vita – afferma padre Fabio Occhiuto durante l’omelia – che vogliono manifestare l’amore di Dio. Gli stati di vita sono i laici, che vivono il sacerdozio comune; poi ci sono i ministri ordinati, vescovi, sacerdoti e diaconi, questo stato di vita prolunga la missione degli apostoli; ultimo, lo stato di vita dei religiosi consacrati, chiamati dal Signore a vivere una missione particolare, i consigli evangelici, i voti di povertà, obbedienza e castità. Quindi – conclude il Ministro provinciale Occhiuto - a riproporre ed imitare lo stesso modello di Gesù sulla terra. Voti che sono delle strade per vincere il proprio egoismo ed imparare ad amare. Oggi viviamo il dono della consacrazione di fra Emanuele, Piefrancesco e Rosario, un dono meraviglioso”. Padre Fabio Occhiuto ha sottolineato più volte come l’uomo si trova a scegliere di percorrere due vie: quella della competizione, dell’invidia, di essere primi, di avere successo, la paura di non essere nessuno, oppure di seguire la proposta di Gesù, fidarci del progetto di Dio, di contrastare la paura che abbiamo di essere secondi, di seguire la strada dell’amore, di amare l’altro. L’abbraccio dei nuovi tre frati con i confratelli suggella la via da seguire, mentre il coro diretto da fra Peppe Murdaca, crea la giusta atmosfera per vivere intensamente questi momenti. L’annuncio degli imminenti lavori di ristrutturazione della chiesa, la donazione da parte della delegazione di Feldkirchen in visita in città di diecimila euro, regalano l’ultimo applauso ed un sorriso di speranza.

                                                                                  Ermanno Arcuri