Forestazione, De Bartolo e Tamburi replicano al gruppo MoranoLab «Solo polemiche strumentali e critiche ingenerose»

Forestazione, De Bartolo e Tamburi replicano al gruppo MoranoLab «Solo polemiche strumentali e critiche ingenerose»

«Dispiace constatare come si voglia montare una polemica sul nulla pur di ottenere sporadiche visibilità mediatiche a fini elettorali. Ed è ancora più triste notare come ciò si faccia a danno di intere comunità». I  sindaci di Morano e San Basile, Nicolò De Bartolo e Vincenzo Tamburi, reagiscono prontamente alle critiche mosse dal gruppo MoranoLab e del suo leader Giannatale Tramaglino sulla cosiddetta “Forestazione”.

«Ci vuole davvero coraggio - rintuzzano e attaccano i due primi cittadini delle comunità del Pollino - a gabellare un intervento di sollievo occupazionale per “caporalato istituzionale”. Consigliamo ai nostri competitor di avanzare proposte concrete su cui basare la loro azione politico/amministrativa. Anziché sparigliare le carte navigando tentoni e confondendo i cittadini, provino, se ne sono capaci, a elaborare alternative credibili. E se il Lab, in mancanza di idee, ha l’esigenza di soffermarsi sui nostri risultati e sulle nostre molteplici iniziative, lo faccia almeno con onestà intellettuale».

 

«Occorre anzitutto sottolineare – spiegano entrando nel dettaglio della quaestio De Bartolo e Tamburi - che per quanto concerne il progetto “forestazione” ci troviamo di fronte a una partnership consolidata e vincente tra i Comuni di Morano e San Basile, frutto di perfetta sinergia e collaborazione tra i due enti. Per quanto ci riguarda le misure del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) che hanno finanziato i nostri progetti sono tre. La prima, la n° 8.1.1, capofila Morano, partner San Basile, appartiene al decreto n° 5658 del 04/06/2018, di € 797.889,60; la seconda, la n° 8.4.1, capofila San Basile, partner Morano, decreto n° 2599 del 05.03.2019, di € 226.356,21; la terza, la n° 8.3.1, capofila San Basile, partner Morano, decreto n° 3764 del 25.03.2019, di € 380.629.67. I lavori, che riguardano il territorio compreso tra Morano e San Basile, saranno affidati a cento operai disoccupati, i quali avranno il compito, per quanto concerne il territorio di Morano, di piantumare il Monte Serra, realizzare le fasce antincendio e pulire il sottobosco. Inoltre è prevista la redazione del Piano di gestione forestale. Il tutto – affermano De Bartolo e Tamburi – allo scopo di favorire lo sviluppo delle aree rurali secondo moderni criteri di sostenibilità ambientale e tutelare al meglio il paesaggio».

 

«Se per il LabMorano questo non serve a nulla, vadano a raccontarlo ai tanti cittadini, padri di famiglia, che non percepiscono reddito e che grazie a questa opportunità saranno impegnati nelle attività lavorative - chiosano i due sindaci. E’ inaccettabile la strumentalizzazione che si tenta di attuare a discapito della collettività. Ma forse qualcuno avrebbe preferito che i nostri progetti venissero bocciati, e che molte persone disoccupate continuassero a rimanere tali per trarne vantaggi elettorali e propagandistici. Ma si rassegnino e accettino la realtà. Che è decisamente diversa da quella da loro immaginata. Le tre misure del PSR ci consentono di guardare con molta fiducia al futuro: il finanziamento complessivo, pari a € 1.404.875,48, ci offre la certezza di proseguire nell’opera avviata e di continuare a offrire occasioni tangibili ai nostri concittadini».

 

«Chi ambisce a governare una comunità – terminano De Bartolo e Tamburi rispedendo al mittente le ogni critica - dovrebbe sapere che la politica si limita a fornire indirizzi che poi sarà l’organo gestionale a tradurre in atti tecnici, nel rispetto degli obblighi e nei tempi canonici. E non possono essere imputate alle amministrazioni ritardi procedurali che non dipendono in alcun modo da esse. Si smetta di offendere l’intelligenza delle persone, soprattutto dei disoccupati, definendo “caporalato” gli sforzi compiuti per garantire la difesa del suolo e il conforto occupazionale al maggior numero di soggetti possibile».