DISCOVERACRI
La notte dei ricercatori che si effettuerà il prossimo 28 settembre a Cosenza, è anticipata da una manifestazione organizzata con un pre-evento denominato “Discover Museums”, per promuovere il patrimonio culturale della Calabria. DiscoverAcri, è un viaggio tra arte, cultura e musica. L’amministrazione comunale di Acri ha aderito, con i Musei Maca, della civiltà contadina, dei funghi della flora e dei licheni, ai due eventi organizzati dall’Università della Calabria “Discover Museums” e la “Notte dei ricercatori”. Discover Museums è stato pensato in occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale al fine di valorizzare le ricche e storiche risorse della Calabria. L’assessorato comunale alla cultura organizza insieme ai musei accreditati presso l’Unical, una giornata di apertura straordinaria durante la quale i visitatori saranno accolti da esibizioni musicali e guide speciali, come i nonni del centro anziani. Presso il Museo della Civiltà Contadina ci sarà Natalia Altomari a dare delucidazioni, anche tutti gli altri percorsi mussali, quali il museo di Sant’Angelo d’Acri, il museo del Beato Francesco Maria Greco, e la biblioteca Vincenzo Padula, vedranno la presenza di appositi accompagnatori. Dalle ore 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 22:00, il programma prevede la partenza del museo del santo acrese, con Valentina Marchese che allieterà con il suo flauto traverso e si ripeterà anche presso il museo del beato di Acri. La biblioteca a palazzo Padula, accoglierà i visitatori il sax di Danilo Guido, mentre al museo dei funghi sarà Carolina Sposato, sempre con il sax, a fare da cornice. Al Maca, invece, ci sarà Francesco Algieri con il clarinetto. Un viaggio, quindi, attraverso l’arte e la cultura locale, per scoprire o riscoprire luoghi importanti che qualificano la città, e si potrà usufruire di guide specializzate e della musica, un mix di attrazione, che sicuramente richiamerà molti curiosi e la giornata si preannuncia un successo ad iniziare dall’idea e poi dalla realizzazione. Un motivo in più per valorizzare il territorio con la conoscenza, partendo anche dagli stessi residenti, che poco sanno della storia della propria città, per passare poi a chi di altre località vorrà seguire l’itinerario che porta a guardare con altri occhi un luogo che sembra si conosca sino in fondo accorgendosi che così non è.
Ermanno Arcuri
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