“CASTROVILLARI/LIBRI. IL 15 FEBBRAIO AL CIRCOLO CITTADINO LA PRESENTAZIONE DI QUELLO DEL CAPOREDATTORE DEL TG3 RAI CALABRIA, LUCA PONZI DAL TITOLO #SERGIO MARCHIONNE# ”
“Sergio Marchionne”, edito dalla Rubbettino, è il libro di Luca Ponzi, torinese, redattore capo del tg3 rai Calabria, che racconta, con dovizia di particolari ed appassionatamente, la storia del manager che ha salvato la Fiat e conquistato Chrysler, credendo in un sistema che si faccia carico di riparare le conseguenze del funzionamento dei mercati e di sostenere coloro che sono colpiti dal cambiamento.
Indimenticabile, rammentiamo, quando tornò dall’America con i due miliardi di dollari della General Motors e l’allora Presidente Obama annunciò l’accordo con Chrysler. “L’integrazione culturale- come ricordò il manager in uno dei suoi discorsi in Italia- era basata sul rispetto e sull’umiltà; un’integrazione che è una straordinaria fonte di ricchezza umana.”
L’avventura parte dal 2004, quando la vita lo portò in Italia alla Fiat, dopo quarant’anni all’estero e un attimo prima in Francia e Svizzera. Questo patrimonio lo mise a disposizione della Fiat (che nel prendere le redini, come ricorda, trovò immobile) , lasciandola , “per forza maggiore”, il 25 luglio del 2018 a Zurigo, a 66 anni, mentre si stava adoperando pure nel progetto “Fabbrica Italia” per invertire la rotta del nostro sistema industriale e trasformarlo in una base strategica per la produzione e le esportazioni.
Il libro su questo manager verrà presentato venerdì 15 febbraio , alle ore 17,30, nel salone “Angelo Giannoni” del Circolo Cittadino grazie a questo, all’associazione Kontatto e al patrocinio del Comune.
L’appuntamento, dopo i saluti del Vice Sindaco, Francesca Dorato, e dei presidenti dell’Ente Parco del Pollino e del Circolo ospitante, rispettivamente Domenico Pappaterra e Antonino Ballarati , prevede, moderati dal Pasquale Pandolfi, responsabile delle attività culturali di Kontatto, gli interventi del direttore editoriale de il “Diario di Castrovillari”, Angelo Filomia, del docente di Economia Aziendale presso l’Unical, Franco Ernesto Rubino, oltre che dell’autore non nuovo a fatiche editoriali del genere.
Un incontro sulle particolari capacità imprenditoriali di un Uomo abruzzese, di Chieti, che, a partire da proprie conoscenze, esperienze -maturate, prima, da ragazzo, trasferito in Canada, e poi, da adulto, in giro per il mondo, incluse quelle vissute come cda del “Lingotto”- competenze e talenti, si mise in gioco sul difficile Tavolo dell’intrapresa e del Mercato tra esigenze di revisione e rimodulazione di percorsi, necessari a quelle strategie aziendali che si muovono per rendere i prodotti appetibili, sostenibili e, di conseguenza, opportunità di crescita e sviluppo delle attività dedicate che le rendono.
“In questi anni- affermava all’occorrenza Sergio Marchionne al Meeting di Rimini del 2010 con una bella lucidità di pensiero ed approccio della realtà che ci piace ricordare anche per come raccontò la sua opera alla Fiat- abbiamo lavorato duramente per garantire alla nostra azienda di crescere, di competere con i migliori concorrenti, di conquistare la stima e il rispetto sui principali mercati…….”.
“Oggi la Fiat – ricordava sempre in quel Meeting dal titolo “la libertà esiste solo nell’impegno”- è un’azienda disposta a investire Tanto e in fermento, una multinazionale che opera e gestisce attività industriali in ogni parte del mondo.... La partnership raggiunta con Chrysler nel 2009 è nata sulla base delle competenze tecnologiche della Fiat ma si è resa possibile solo grazie alla sua apertura internazionale. Se non avessimo avuto un approccio globale, non avremmo mai potuto cogliere- sottolineava- l’opportunità che si presentava dall’altra parte dell’oceano. Quando la nostra azienda è nata- spiegava per far intendere l’impresa-, aveva un sogno: quello di favorire la mobilità e la libertà delle persone. Di crescere e portare nel mondo quello che gli italiani sanno fare. Di mettere queste competenze a disposizione della società.”
Ecco perché quando il presidente Obama annunciò che Fiat sarebbe stato il partner giusto per Chrysler- spiegava in quel famoso discorso, forse il più indicativo, fatto ad una platea di giovani del Meeting di cui ci piace far memoria data l’occasione- fu come rinnovare questo sogno. Il lavoro italiano per il contributo che si stava dando alla rifondazione dell’industria automobilistica americana fu reso, poi, ancora meglio dai complimenti sempre del presidente Obama vedendo gli stabilimenti Chrysler di Detroit e del vice presidente Joe Biden visitando quello di Toledo in Ohio.
“Ciò- faceva presente Marchionne in quel contributo al Meeting - ha permesso alla Fiat di farsi riconoscere per il proprio livello tecnologico, per l’impegno verso una mobilità sostenibile e per la capacità di portare, anche negli Stati Uniti, architetture e motori a bassi consumi. Un’iniziativa che era nata con l’obiettivo di salvare tantissimi posti di lavoro è diventata l’occasione per lanciare il “new green deal”, con cui si vuole incidere in profondità sulle abitudini dei consumatori, sostenendo l’industria dell’auto nello sforzo di ridurre i livelli di emissioni e di consumi. Fiat ha il privilegio- descriveva orgoglioso in quell’agosto del 2010- di essere impegnata in questo processo di rifondazione dell’auto americana. A un anno di distanza dall’inizio di questo lavoro, la Chrysler tornò a generare un utile operativo. Fiat e Chrysler – asseriva tra l’altro nel suo discorso- insieme stanno sicuramente unendo le loro competenze per dare vita ad un gruppo più forte.”
In quel famoso discorso al Meeting sosteneva tra l’altro “..quello che ho sempre cercato di fare è parlare in modo chiaro e diretto, senza la presunzione di avere la verità in tasca, ma con la convinzione che l’onestà intellettuale sia il modo migliore per dare il proprio contributo e per compiere insieme qualche passo avanti.”
E’ sicuramente anche questo quello che vuole proporre, fra le righe, il libro attraverso un esempio, un testimone ed un cammino fatto di tracce, quelle di cui ha bisogno, con riferimenti certi, la nostra crescita per garantire una prospettiva al Paese e agli uomini e donne che in esso vivono.
L’Ufficio Stampa del Comune di Castrovillari
(g.br.)