BISIGNANO: INTERVENTI TAMPONE AL POLIAMBULATORIO. RIFATTO QUALCHE PEZZO DI INTONACO MA RESTA CHIUSA UNA INTERA ALA

BISIGNANO: INTERVENTI TAMPONE AL POLIAMBULATORIO. RIFATTO QUALCHE PEZZO DI INTONACO MA RESTA CHIUSA UNA INTERA ALA

Agli inizi dello scorso mese di luglio richiamavamo l’attenzione sul poliambulatorio, la cui struttura compromessa da un incendio doloso, aveva aggravato il suo stato, dalla caduta di calcinacci dal lato “buono” e, conseguentemente delimitata dai Vigili del Fuoco. Ora, sul finire del mese di agosto, sono stati messi in sicurezza i cornicioni e rifatto qualche pezzo di intonaco. Lavori che sono serviti, almeno, a togliere quel nastro che ne impediva l’accesso per motivi di sicurezza. Naturalmente si tratta di interventi tampone che, al momento non risolvono il problema principale   di una intera ala che rimane chiusa, a distanza di due anni, dall’incendio che ne ha compromesso la stabilità. In questi due anni, ci sono stati una serie di sopraluoghi, il puntellamento dei solai nella parte interessata dalle fiamme, qualche incarico per verificarne lo stato e poi tutto dimenticato. Forse la mancanza di soldi, forse la superficialità e farraginosità della burocrazia, forse addirittura un giallo legato alla proprietà, impediscono che quell’ala venga messa in sicurezza e riaperta. Praticamente, il poliambulatorio, che già aveva spazi ridotti avendo a disposizione l’intero stabile, da due anni si è costretti a gestire le visite specialistiche, il cup, le vaccinazioni, la guardia medica, nella solo ala   dichiarata agibile. L’incendio era stato appiccato a due auto del comune che erano custodite all’interno del garage. La conseguenza delle fiamme ha portato alla chiusura di una parte consistente, con gravi disagi per medici, operatori e, conseguentemente per la vasta utenza.   Il disagio doveva durare poco, i sopraluoghi effettuati facevano ben sperare.  Dal giugno 2016, si sono sprecate solo parole . I lavori sembrava fossero ritardati anche dalla proprietà contesa fra il Comune e l’asp, cosa che pare essere stata superata ma, l’ente sanitario ancora non interviene nonostante, si dice, i soldi ci sono o, almeno, erano disponibili.

                                                                                                                                Rino Giovinco