BISIGNANO: CINQUE ANNI DAL DELITTO DI LUIGI FUMAROLA. INIZIATIVE DELLA FAMIGLIA PER TENERE VIVO IL RICORDO MENTRE LE INDAGINI PROSEGUONO.

BISIGNANO: CINQUE ANNI DAL DELITTO DI LUIGI FUMAROLA. INIZIATIVE DELLA FAMIGLIA PER TENERE VIVO IL RICORDO MENTRE LE INDAGINI PROSEGUONO.

L’undici luglio del 2019 è una data che la città di Bisignano non può dimenticare. Scompariva misteriosamente, senza lasciare traccia, Luigi Fumarola, un giovane di 25 anni, conosciuto anche per la sua attività sportiva e la passione per la box nelle sue diverse discipline. Il suo corpo martoriato venne ritrovato il giorno di ferragosto dello stesso anno, sulla strada che dalla vasca del Moccone va verso Serricella, appena dopo la centrale enel. C’è stato bisogno del dna per l’identificazione. Sono cinque anni che la famiglia e la società civile chiedono giustizia ed attendono fiduciosi che l’attività investigativa, ancora attiva, chiuda il cerchio di questa triste vicenda ed assicuri alla giustizia chi si è macchiato dell’atroce delitto. Per tenere vivo il ricordo, la famiglia farà celebrare una messa a suffragio domani pomeriggio alle 19.00 al santuario di sant’Umile, a seguire la proiezione di un filmato nella sala caffè letterario della biblioteca comunale, quindi la visita alla casa museo dedicata a Luigi e la scopertura di una panchina dedicata alla memoria del 25enne nella zona del campo sportivo nelle immediate adiacenze della statua del santo bisignanese.  Dopo tanti anni, scrive il papà che con Luigi condivideva la passione per lo sport, “saliremo ancora sul ring per l’ultimo incontro, quello più importante. E combatteremo per portare anche questa volta la nostra vittoria, io e te come sempre”. Il 12 luglio del 2022, papà Alessandro, ha ricavato nella sua abitazione, una galleria dove ha esposto tutti i trofei vinti dal figlio anche a livello nazionale, quei guantoni e le divise che indossava, gli articoli dei vari quotidiani che hanno raccontato la sua bravura in questo particolare sport. In una lettera, molto toccante, la famiglia scrive a Luigi rassicurandolo perché “Ogni giorno il nostro pensiero va a te, anche se è passato molto tempo il tuo ricordo è indelebile, sempre vivo nei nostri cuori”. Quello che colpisce nella lettera, nonostante tutto, è la fiducia incondizionata nella giustizia: “Sappi che noi, la tua famiglia, siamo fiduciosi nella giustizia, abbiamo speranza negli inquirenti che da più tempo stanno svolgendo le indagini senza sosta e che tra non molto faranno venire a galla la verità sull’atroce vicenda che ti è accaduta, non meritavi assolutamente questo. Presto avrai giustizia e noi saremo sempre al tuo fianco”. La recente attività d’indagine con nuovi interrogatori e perquisizioni, le intercettazioni telefoniche, le dichiarazioni di qualche pentito, la fiducia della famiglia nella giustizia fanno ancora sperare che presto si possa dare nome e volto ai carnefici.

                                                                                                                      Rino Giovinco