290 MILIONI SARANNO IMPEGNATI PER LA STABILIZZAZIONE DEGLI LSU
Nei giorni
scorsi l’assessore regionale al lavoro Angela Robbe ha partecipato, per la
Regione Calabria, alla riunione che si è svolta a Roma. All’incontro, convocato dal Ministero del
lavoro per esaminare le azioni da intraprendere finalizzate alla
stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili che risultano a carico del
Fondo sociale per occupazione e formazione e quindi allo svuotamento del bacino
storico, hanno partecipato, oltre alla Calabria, la Basilicata, la Campania e
la Puglia. Tutto ciò – riferisce in una
nota la Regione – si è reso necessario anche in considerazione delle
osservazioni formulate dalla Corte dei Conti in relazione alle ultime
convenzioni stipulate, in occasione delle quali la stessa ha sottolineato
l’opportunità di intraprendere azioni che mirino ad un massiccio intervento
teso alla riduzione del bacino.
«L’obiettivo della Regione – ha sottolineato l’assessore –, condiviso in più
occasioni con le rappresentanze sindacali e con i sindaci, è lavorare affinché
la stabilizzazione di questi lavoratori venga accompagnata e sostenuta tenendo
conto delle difficoltà che vivono gli enti locali e della necessità di
garantire le risorse nel tempo. In tale direzione l’amministrazione regionale
farà la sua parte anche nella Conferenza Stato Regioni dove, per come ho
richiesto, verranno rappresentate le difficoltà dei Comuni per individuare
percorsi di accompagnamento adeguati e sostituibili.
Un impegno –
evidenzia l’assessore – in linea con gli obiettivi fissati dal presidente Oliverio
per dare il via a percorsi di stabilizzazione e fuoriuscita dal precariato e
garantire quei lavoratori che devono trovare sicurezza e, contestualmente, per
individuare azioni utili ad accompagnare quanti oggi sono esclusi dal mondo del
lavoro».
La prima iniziativa ministeriale – assunta a tal fine nel corso del 2017, con
la quale sono state ripartite tra le Regioni le risorse per la stabilizzazione
di Lsu – non ha avuto l’esito sperato «anche a causa della necessità da parte
dei Comuni di avere sostegno di più ampio respiro e quindi garantito per più
anni». Pertanto, le risorse attribuite e non spese verranno riassegnate,
unitamente ad altre risorse statali stanziate per questa finalità, tra le
Regioni Obiettivo Convergenza, esclusa la Sicilia che ha transitati tutti i
lavoratori nel bacino finanziato esclusivamente con fondi a carico del bilancio
regionale. Le somme impegnate e disponibili di complessivi 290 milioni di euro
saranno ripartite tra le Regioni e assegnate ed erogate per un periodo di
quattro anni, decorrenti dalla data di assunzione a tempo indeterminato. Il Ministero
per procedere alla determinazione delle singole quote da assegnare è in attesa
di acquisire da Anpal servizi i dati esatti relativi al numero dei Lsu presenti
in ogni Regione. «L’intervento delineato – conclude la nota della Regione –
sarà attuato entro il prossimo settembre.
Enzo Baffa Trasci
enzobt@alice.it