L’Istituto d’Istruzione Superiore “Enzo Siciliano” di Bisignano, risulta essere anche guida pioneristica sul territorio per i temi inseriti nella propria didattica annuale. Scuola d’eccellenza ben guidata dal Dirigente Scolastico, Raffaele Carucci, ha ospitato il docente del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, Marco Schioppa, che ha tenuto una lezione a studenti e corpo docente che insegnano materie scientifiche. Una mattinata all’insegna della cultura scientifica con i ragazzi che frequentano il quinto anno alle prese con la misurazione dei raggi cosmici. Ad invitare lo scienziato romano, il docente di Filosofia, Rosalbino Turco, che in anni di docenza si sta spendendo affinchè l’Istituto possa eccellere maggiormente dando una formazione completa agli studenti che sempre più sono coinvolti in iniziative che studiano le proprie origini ed il territorio in cui risiedono per avere coscienza e prontezza che imparare cose nuove, misurarsi con argomenti all’apparenza difficili non può che aumentare il bagaglio conoscitivo personale e la crescita. L’accademico cosentino sceglie di raccontare sotto forma di storia alcuni esperimenti effettuati nel tempo, riuscendo ad incuriosire i ragazzi che si sono cimentati ad apprendere cosa sono i raggi cosmici e come si possono misurare. Marco Schioppa, vanta un curriculum di tutto rispetto, è stato member del LNS/MIT (Laboratory for Muclear Sciencwe, Cambridge-Massachusetts, in Calabria dal 1991 è professore associato presso lo stesso dipartimento ove presta attualmente servizio. Dal 2011 ha incarico di collaborazione scientifica con il Centro Fermi per il progetto EEE. Sono diverse le pubblicazioni che lo rendono anche esperto in comunicazione, difatti, gli studenti del Siciliano sono stati coinvolti e hanno potuto apprezzare come argomenti difficili si possono trasformare in accessibili per chi ancora non frequenta l’Ateneo. I raggi cosmici nello spazio sono particelle elettricamente cariche costituite principalmente da protoni, le sorgenti dei raggi cosmici possono essere sia galattiche sia extra-galattiche. Il rilevatore di particelle portato a scuola è strumento tale da essere immerso nell’acqua a diverse profondità e questo succederà prossimamente per approfondire la tematica del giorno che ha entusiasmato non solo i ragazzi, ma anche gli stessi docenti del Siciliano. La sequenza di numerazione da calcolare fa comprendere come queste particelle di alta energia, muovendosi quasi alla velocità della luce, colpiscono la Terra da ogni direzione. Esse provengono dallo spazio che ci circonda, sono cariche di energie basse o moderate e non costituiscono un problema per la salute umana. La misurazione con il rilevatore costruito da studenti universitari dell’Unical, sotto la guida dello scienziato Schioppa, ha ricevuto diversi riconoscimenti, non ultimo dall’Agenzia Spaziale Europea per l’elevato contenuto informativo didattico e pedagogico di questa attività. A parte il lavoro scientifico c’è un valore laboratoriale, riportando i dati, la curiosità è quella di capire cosa si sta osservando e come vanno analizzati questi dati. I conteggi al minuto cambiano in continuazione, un fenomeno naturale aleatorio. L’Istituto Siciliano, mostra ancora una volta di stare al passo dei tempi seguendo la scienza che appassiona studenti dell’ultimo anno che porteranno questa esperienza agli esami di maturità. Ermanno Arcuri

