LA COMPAGNIA DEL CIGNO

Una buona televisione deve avere ottimi programmi. Uno di questi è senza dubbio l’ultima fiction su RAI1, un buon programma che ha affascinato, interessato e soprattutto emozionato milioni di telespettatori. Perché occuparci di un settore più nazionale, invece di dedicarci più a ciò che avviene localmente. Perché in un mondo globalizzato, dove basta una connessione per comunicare con tutto il mondo, approfondire un linguaggio universale ed un messaggio per tanti italiani, ci sembra giusto prendere in considerazione anche una fiction a puntate che è piaciuta molto. “La Compagnia del Cigno”, è servita a dare esempi di vera amicizia, di collaborazione, di stima, di amore, ma anche di tanti passaggi obbligati che rendono più o meno simpatici i protagonisti. Non stiamo qui a raccontarvi la dinamica di un filmato, ma sottolineiamo ciò che questo appuntamento del lunedì ha saputo trasmettere sia a giovani che anziani. Così si scoprono le problematiche familiari, le dipendenze, le fragilità, ma nel nome della musica tutto viene superato, tutto diventa armoniosamente un campo di grano. Infatti, proprio in un campo di grano i ragazzi della compagnia si ritroveranno a fare il famoso “’mrsiellu” che si faceva in campagna, un territorio che guarda ad Amatrice, da dove era partito uno dei giovani terremotati era partito per Milano per frequentare il conservatorio, dimenticare la morte della mamma e di quanti ancora oggi subiscono i problemi tellurici che hanno devastato un meraviglioso territorio. La trama degli autori perfetta, la vita di questi ragazzi che si intreccia, che si solidifica nell’amicizia, come intitolato la prima composizione musicale di Domenico offerta ad un pubblico qualificato ed internazionale. Piccole storie di adattabilità, di scelte da fare, di famiglie socialmente diverse, di famiglie spezzate e da figli che devono necessariamente superare la separazione dei propri genitori. Niente a che fare con le soap opera brasiliane oppure i telefilm americani, ma un racconto vivo, sincero, dove si deve superare anche la morte di un figlio per darne alla luce un secondo. Incollati ai divani, che bello l’innamoramento di Matteo che trova sensibilità in una ragazza fisicamente meno perfetta. Insomma ci sono tutti gli ingredienti e, soprattutto, la benevolenza di genitori che sanno capire i propri figli e gli stessi figli che trovano nei contrasti con i genitori la condivisione e non la divisione. Una televisione intelligente sa costruire storie, sa sceneggiare e rendere un progetto un inizio, infatti, dato gli alti ascolti maturati, la Compagnia del Cigno quasi sicuramente ritornerà con una seconda edizione. “Siamo già a lavoro – a rivelarlo è il regista Ivan Cotroneo – per scrivere la seconda edizione e sottoporla alla Rai. L’ultimo appuntamento di questa serie che ha da subito appassionato i telespettatori – come dimostrano i dati di ascolto – è andato in onda lunedì 4 febbraio, ma i fan possono stare tranquilli perché il cantiere per la seconda stagione è già stato aperto. 5,6 milioni di telespettatori annullano Celentano con 1,9 milioni su Canale 5, ma anche Benigni su Rai2 con 1,3 milioni di spettatori. L’ultimo posticipo della Serie A su Sky, Cagliari-Atalanta (a 491mila e 1,9%), non disturbava più di tanto le proposte generaliste. Su Rai1 l’ultima puntata con happy end de La compagnia del cigno si confrontava con Adriano Celentano, studio più cartoon, in onda su Canale 5. Su Rai2 Carlo Freccero con Marco Giusti aveva allestito C’è Benigni, mentre a Presa Diretta su Rai3 Riccardo Iacona faceva una ricognizione su povertà, clima e reddito di cittadinanza e apriva con Maurizio Landini. La fiction di Rai1 fa circa il triplo di Cementano. Su Rai 1 l’ultimo appuntamento con la fiction La compagnia del cigno, con Alessio Boni, Anna Valle, Alessandro Roia, Carlotta Natoli, Francesca Cavallin, Stefano Dionisi, Giorgio Pasotti, Marco Bocci tra i protagonisti, ha avuto 5,581 milioni di spettatori e 23,8% (circa 100mila spettatori e mezzo punto in più rispetto a sette giorni prima). Nell’attesa della seconda serie, aspettiamo anche nuove fiction che possano formare il telespettatore attraverso le tenere emozioni di un bacio o di uno sguardo vero.

                                                          Ermanno Arcuri