40 ANNI DI “CONFRONTO"

Il Rotary Club International di Acri ha organizzato lo scorso 25 marzo, l’evento culturale e giornalistico per ricordare i quarant’anni del periodico “Confronto”, ideato e diretto dal professore Giuseppe Abbruzzo. A palazzo Sanseverino-Falcone, tanti ospiti che hanno onorato un giornale che per molti anni, quasi mezzo secolo, ha raccontate storie, approfondito argomenti sociali, curato pagine ci cultura del territorio, un vero fenomeno socio-informativo. Tante le firme prestigiose che hanno contribuito a sostenere mensilmente pagine che tutti aspettavano non solo ad Acri, ma nel comprensorio cratense. Sono intervenuti a dare peso concreto i Presidenti del Rotary Club di Acri, Piero Cirino, che ha moderato e Giseppe Cristoraro della Fondazione “Vincenzo Padula”, il cardiochirurgo Massimo Conocchia, che ha raccontato gli inizi fino ai giorni nostri dell’impegno profuso per l’uscita del periodico ogni mese. Ai saluti istituzionali dell’assessore alla cultura di Acri, Maria Mascitti, hanno poi relazionato:   Maggiorino Iusi, studioso e cultore di Storia Patria; Pantaleone Sergi, già inviato speciale de “La Repubblica” e docente Unical di Sroria del Giornalismo. Le conclusioni sono state del direttore di Confronto, Giuseppe Abbruzzo, che ha spiegato attraverso aneddoti, tutte le difficoltà superate per stampare il periodico sin dagli albori, perché scambiato per organo di stampa del Partito Comunista. Ciò che è emerso dalla discussione, attraverso chi lo stampava materialmente, Giulio Galasso ed Eugenio Gallo che ne curava le pagine culturali, è la mentalità democratica e l’affidabilità del giornale che mai in quarant’anni ha dovuto smentire una notizia data. A dicembre del 2014 l’ultima uscita, un grande rimpianto, pur riconoscendo a Confronto un mezzo efficace ed efficiente. C’era chi scriveva da fuori regione e dall’estero, un ricordo particolare per il compianto capo redattore Peppino Fiamma. Confronto, quindi, non è stato goliardia di giovani del tempo, ma pagine di cronaca ed approfondimento locale, sotto certi aspetti anche storico, turistico, sociologico, antropologico, di un territorio ricco di buona volontà, ma con tante contraddizioni. Per il momento si chiude con questa iniziativa la brillante carriera di un giornale, che in tanti aspettavano per l’obiettività dei contenuti, ritenuto un caro compagno di viaggio da molte generazioni, che proprio su questi fogli hanno iniziato la propria carriera di scrittori