PRIMI VERDETTI IN CHAMPIONS
La coppa delle grande orecchie, la più ambita delle società calcistiche europee, anche per il 2019 sta per raggiungere le fasi cruciali della stagione. Ad eliminazione diretta, dopo il primo turno a classifica, dalle urne è uscito un Roma-Porto, per i giallorossi tante le possibilità di farcela. Ma passare il turno significa fare due partite di una certa importanza e porre rimedio alle amnesie che la Roma ci ha abituato in questo periodo. La vittoria a Roma dei giallorossi, di cui abbiamo documentato in un passato articolo, si archivia e si passa alla sfida decisiva in Portogallo. Il Porto passa in vantaggio e quindi basta una rete per andare ai quarti, ma c’è un rigore per i ragazzi di Di Francesco ed è capitan De Rossi che fa centro e la qualificazione ritorna ad essere a favore della Roma. Ma la partita è ancora lunga e nonostante altre occasioni da goal sia per l’una che per l’altra squadra si va ai supplementari. Tutto succede nei secondi supplementari con il Porto che passa in vantaggio realizzando un rigore per un fallo trattenuta in area di Florenzi. Un gesto istintivo, che ha frenato l’attaccante che non avrebbe mai incocciato il pallone che viaggiava a forte velocità. Ma non è finita, perché c’è un atterramento nell’altra area e sarebbe rigore per la Roma, l’arbitro turco non va a vedere al var e non concede il penalty. La Roma viene eliminata, ma alla disperazione ed anche commozioni di alcuni giocatori esplode la rabbia dei tifosi che si sentono penalizzati. Passa, quindi, il Porto, unica squadra portoghese. Le sorprese non sono finite, anzi ce ne sono di più eclatanti, infatti, a Parigi, dopo lo 0-2 di Manchester, si pensa che basta una passeggiata per passare il turno. Succede però l’incredibile, il Manchester con Lukacu passa in vantaggio, poi subisce il pari e la bilancia ritorna a pendere per i parigini, ma è ancora Lukacu a segnare sfruttando un errore di Buffon. Quell’1-2 premia ancora i francesi che non riescono a trovare la via del gol ed aspettano il fischio finale di partita. Arriva invece il var che vede un fallo di braccio in area del PSG al 93’ e il Manchester pur privo di parecchie elementi titolari riescono a sfruttare il penalty e passano il turno espugnando il campo parigino. Marameo ancora una volta per Buffon passato dalla Juve al PSG per vincere quella coppa che resta nel suo palmares. E siamo alla seconda promossa che è quel Manchester United che era finita seconda nel girone a classifica alle spalle della Juventus. Risultati sempre più interessanti, partite incredibilmente emozionanti sino alla fine ed anche oltre. Più lineare è stato il percorso del Totteham, che in casa aveva battuto il Borussia Dortmund per 3-0 ed in Germania si ripete con una rete dell’attaccante Kean. Inglesi che hanno centrato l’obiettivo. Sono due sino ad ora le squadre a qualificarsi d’oltre Manica. Poi la sorpresissima Ajax. I Lancieri avevano perso in Olanda per 1-2 con il mitico Real Madrid da tre anni consecutivi vincitore della champions. I madrileni convinti di fare man bassa dei giovani lancieri olandesi si rendono conto subito che la situazione era irrecuperabile. Passa in vantaggio l’Ajax, poi raddoppi e triplica addirittura. A questo punto il Real è fuori dalla coppa, ma segnando una rete si riaccendono le speranze e dei legni negano quella rete così importante, ma tutto diventa vano dopo il quarto gol su punizione dei giovani dell’Ajax e sono loro a sbancare al Bernabeu. Marca, la testata madrilena scrive:“Qui giace una squadra che ha fatto la storia della champions”. I ragazzini hanno dato lezione di gioco ai grandi campioni, che già dallo scorso anno con il cambio di maglia di Ronaldo faceva intuire che qualcosa non andava. Così nomi illustri messi in panchina o in tribuna, uno spogliatoio molto complesso da gestire, l’epilogo è l’eliminazione per sancire un’annata fallimentare. Il Real in campionato è indietro e dalla Coppa del Re è fuori, quindi, annata da dimenticare. Aspettando le altre quattro che passeranno il turno, la voce grossa la fa l’Inghilterra con due squadre e potrebbero essere alla fine anche quattro. Le partite e soprattutto i risultati di questo turno dimostrano che se ci si crede le imprese possono riuscire, come non mai il pallone è rotondo specie in coppa.
Ermanno Arcuri