CONSIGLIO COMUNALE IN SECONDA SEDUTA LUNEDI 29 COSA SUCCEDERA’?
La situazione politica bisignanese è sempre più intricata, già da mesi c’è molto più di maretta all’interno della maggioranza. Lo testimoniano le prese di posizioni sempre più critiche di alcuni assessori, che non nascondono più il malessere politico che porta non solo alla disgregazione dell’attuale amministrazione, ma alla precaria situazione sociale che si acuisce nei cittadini che hanno creduto nei giovani e nel cambiamento. Altra testimonianza è che lo scorso 26 aprile è andato deserto il consiglio comunale, si sono presentati in aula solo in sette, quattro della minoranza e tre della maggioranza. La convocazione era e rimane, tra i punti all’o.d.g., l’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2018 che tanto ha fatto discutere nella precedente seduta, con l’opposizione a votare contro ed invece risultava di essersi astenuta. Una situazione che con la mancanza del numero legale dello scorso venerdì pone molti interrogativi, perché non c’è alcuna strategia comune all’interno della stessa maggioranza. Cosa succederà in seconda convocazione prevista per lunedì 29, dove basteranno solo quatto consiglieri per approvare il tutto. Alcuni della maggioranza pur convinti che non c’è futuro hanno fatto il loro dovere di consiglieri presentandosi, come l’assessore Lucantonio Nicoletti, che si è visto privare della delega ai lavori pubblici, così come Francesca Coschignano, che è in disaccordo con i criteri che utilizza la sua stessa maggioranza, c’è poi anche l’assessore Gina Amodio, sempre più convinta che quel programma elettorale fa acqua da tutte le parti, divenendo molto critica nei confronti dei colleghi di banco. Una minoranza che non sa cogliere fino in fondo l’imbarazzo della maggioranza, presentandosi in aula, in prima seduta, non al completo, ma solo con Francesco Fucile, Federica Paterno, Stefania Bisignano e Isabella Cairo. Ancora qualche giorno, quindi, per cercare di risanare una situazione che imbarazza e non poco, perché l’Amodio è pronta a dimettersi da assessore, pur ringraziando tutta la città, sinonimo questo che nei ranghi amministrativi lo scontento va sempre più allargandosi e non si escludono altri colpi di scena. Una minoranza che non sa cogliere sino in fondo questo malessere generale, con la prima seduta consiliare andata deserta, di solito è la minoranza a non presentarsi ed invece è successo che è stata la maggioranza a disertare, nonostante ha convocato l’assise. Non è questa la nuova filosofia politico-amministrativa, c’è qualcosa di sbagliato nel come si amministra e i cittadini diventano sempre più critici, soprattutto chi ha creduto nei propri governanti che li ripagano con espedienti non consoni al buon governo. Il dibattito si sposta sui social, ma fare il bene della propria comunità non è operare alla vecchia maniera che allontana sempre più da ogni credibilità.
Ermanno Arcuri