I continui tagli di portata imposti da Sorical negli ultimi giorni stanno mettendo in ginocchio intere aree della città di Rende. Dal 8 all’11 novembre si sono susseguite interruzioni idriche in quasi tutto il territorio comunale: prima via Rossini, via Volta, via Verdi, Villaggio Europa, Piano di Maio e Piano Monello; poi, il giorno successivo, Arcavacata, Longeni, Santo Stefano, contrada Cutura, Rocchi, Settimo di Rende, via Giulio Cesare, via Adriano Magno, corso Marco Polo, via Cristoforo Colombo, via Sandro Gallo e le zone di Via Spagna e Via Portogallo. Il 10 novembre è stata disposta la chiusura del serbatoio Cep, e l’11 novembre quella del serbatoio di Arcavacata.
Si tratta di disservizi ripetuti e gravi, che si aggiungono ai guasti di inizio ottobre: prima l’Abatemarco, che ha paralizzato l’area nord; poi la fonte Capodacqua, che ha lasciato senz’acqua interi quartieri del sud della città. Una situazione diventata ormai strutturale e che non può più essere liquidata come un’emergenza occasionale.
Durante l’ultimo Consiglio comunale Sorical ha fornito la sua versione, ma la realtà dei fatti dimostra che quelle dichiarazioni non hanno prodotto alcun miglioramento. Rende continua a subire tagli, chiusure improvvise e turnazioni non concordate, mentre altri territori stanno già organizzando una risposta istituzionale forte. Alla luce di ciò, ritengo necessario che anche il nostro Comune esca dal silenzio e aderisca a queste proteste. Rende non può limitarsi ad attendere comunicati tecnici: deve pretendere un servizio idrico adeguato e continuo, quale diritto essenziale dei cittadini.
Chiedo inoltre al Sindaco di informarsi sullo stato del cantiere “Abatemarco”, relativo all’ingegnerizzazione delle reti idriche urbane e agli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla riduzione delle perdite. È un’opera decisiva per superare l’attuale vulnerabilità del sistema, ma sulla quale da troppi anni non abbiamo dati aggiornati. È necessario sollecitare con forza la Regione Calabria e l’Arrical, soprattutto perché il Comune di Rende, dall’ottobre 2024, siede nel Consiglio direttivo dell’Autorità per rifiuti e risorse idriche. Questa posizione deve essere utilizzata per tutelare con determinazione i diritti idrici del nostro territorio.
Rende ha il dovere di pretendere trasparenza, tempi certi, investimenti e una gestione finalmente all’altezza del fabbisogno della città. I cittadini non possono più subire passivamente interruzioni quotidiane di un bene fondamentale come l’acqua: serve un’azione politica chiara, unitaria e immediata.
Rossella Gallo
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle - Sinistra per Rende

