Merce in scadenza, per i trafficanti di esseri umani. Sciacalli che vendono a caro prezzo i posti nelle stive di vecchi barconi nei quali si è così in tanti che persino respirare diventa un lusso, e per non morire si è costretti a prendere aria a turno.
In questa nostra umanità, anche essa sempre più alla deriva, la povertà e la disperazione sono diventate una colpa. L’ineffabile Piantedosi dalla comoda poltrona di Ministro ha dichiarato: “anche se fossi disperato non partirei”. Del resto con la stessa delicatezza, in passato, aveva parlato di “carico residuale” riferendosi a una parte di migranti non lasciati sbarcare in Sicilia.
Ci sono politici che grondano ipocrisia quando si dicono addolorati e promettono che le cose cambieranno. Non cambierà mai nulla, almeno fino a che mostrare i muscoli con i deboli porterà voti. Così il mare continuerà ad essere il cimitero per molti disperati, in fuga da fame, guerre o persecuzioni. Eppure ci professiamo cristiani, andiamo in chiesa, in casa abbiamo il Crocefisso. Lo portiamo persino appeso al collo con le catenine. Poi però non siamo capaci di mostrare solidarietà, compassione e carità. Forse, un giorno ci verrà chiesto conto di tutto questo. Forse dovremmo spiegare perché non abbiamo mosso neanche un dito davanti a queste vite spezzate, uccise due volte, dai trafficanti e dal mare….. d’indifferenza
Franco Bifano