SAN GIORGIO ALBANESE SEMPRE PIU’ MULTIETNICO

Un borgo delle nazioni, un luogo di incontro internazionale e un esempio per gli altri centri del comprensorio da seguire e rendere concreto.

In Calabria, il grande desiderio di fare breccia sulla pandemia e provare a tornare alla normalità     riparte da S. Giorgio Albanese anche attraverso l’accoglienza di giovani straniere, come l’arrivo di cinque ragazze volontarie (due tedesche, una olandese, una polacca e una bulgara) giunte da qualche giorno per fermarsi un mese e mezzo e condividere i progetti europei e internazionali attivati dal Comune in collaborazione con la “Aisec Italia”.

Il centro calabro-albanese, a guida Gianni Gabriele, negli ultimi anni ha assunto una fisionomia  sempre più internazionale, grazie alla stretta collaborazione con l’Associazione studentesca promotrice di diversi progetti europei.

I volontari giunti assistono e supportano le attività ed i beneficiari del progetto di accoglienza “Sai  S. Giorgio Albanese”, divenuta una buona prassi a livello internazionale ed oggetto di studio di numerose università che inviano i loro studenti in visita - spiega il solerte vicesindaco Sergio Esposito, ideatore e responsabile del progetto - Ma gli effetti maggiori di un flusso così importante di giovani volontari internazionali ed Erasmus nel territorio comunale, probabilmente, risiedono nella rivalorizzazione delle nuove generazioni, grazie ad azioni di educazione formale ed informale costanti, i cui risultati sono evidenti soprattutto in termini culturali, educativi e linguistici. Una nuova comunità giovanile, conseguenza proprio all’intreccio di best practice locali ed internazionali, spinta dal desiderio di essere al passo con la globalizzazione”.

                                                                                                                     

Adriano Mazziotti