RIFLESSIONI SULL' EUROPA

Quanti di noi relegati in casa, obbligati più che dai decreti, ma dalla paura del killer “corona” si ritrovano a fare delle riflessioni. Oggi ai nostri lettori aggiungo la mia. Ho iniziato a parlare con il cane, lui mi guarda fisso, ogni tanto scuote la testa, perché faccio ragionamenti troppo profondi e quel suo muovere il capo è il segnale che ha mal di testa. Eppure le orecchie sempre tese sono lì a carpire ogni mia sillaba, che analizza e alla fine emette l’abbaio. Se è prolungato condivide, se abbaia poco e poi se la dà a gambe, vuol dire che ho detto delle fregnacce. Lo so, state pensando che sclero, dopo quasi venti giorni in casa c’è da far girare…ma non è così, perché un fondamento c’è e ve lo spiego. Anche un cane avverte la situazione anomala che stiamo vivendo. Anche l’amico dell’uomo non si sente di abbandonare il suo padrone, anche quegli occhi intensi manifestano solidarietà e conforto. E l’Europa cosa fa? Dimostra tutta la sua pochezza. Se una nazione fondante sta per precipitare è meglio dare l’ultimo scossone per mandarla giù dal burrone. Ho sempre sostenuto che le differenze sono troppe e storiche, le divisioni tra i popoli europei si toccano quotidianamente, aver voluto unire questi popoli è come dopo aver proclamato l’unità d’Italia che c’era bisogno di fare gli italiani e non è stato fatto. Utilizzare la moneta unica e poter muovere merci e persone senza frontiere è il massimo del risultato, salvo poi accorgersi che al momento del bisogno chi ti viene incontro, chi ti aiuta veramente sono i cubani, i russi, gli Stati Uniti e i cinesi, finanche gli albanesi. Oggi Prodi afferma che è la solita solfa, l’Olanda attacca e la Germania insegue per dire no agli eurobond o coronabond. Ah! se Prodi, invece di fare le corsette in bici a Bruxelles avesse agito diversamente a quest’ora gli italiani starebbero meglio. E’ stato così in passato, lo è oggi e lo sarà domani. Essere europeisti convinti ce ne vuole, perché se non si lavora sul sociale a cosa serve questa Europa unita? Unita da cosa? Sono già due volte che il presidente Mattarella lancia dei messaggi all’Europa finanziaria prima che sia troppo tardi. Europeisti che non sono mai venuti in Italia, che sminuiscono una pandemia, incredibile. Non ci sono parole per commentare. Questi signori vogliono fare come Ponzio Pilato, lavarsi le mani, accollare tutti i debiti all’Italia per farla sprofondare. Eppure i tedeschi in Italia vengono a svernare, a divertirsi, a fare gli italiani, salvo poi criticare una volta in patria che noi siamo mafiosi, sporchi e cattivi. Loro vogliono la nostra arte millenaria, i paesaggi che non possiedono, seguono ciò che un “baffetto” ha prodotto e cioè la seconda guerra mondiale ed approfittano del momento. Dice bene l’attore Tullio Solenghi in un video virale sui social: “Oggi non vi faccio ridere perché sono incazzato. I tedeschi dopo aver provocato prima e seconda guerra mondiale, dopo aver infornato più di 6 milioni di ebrei ancora oggi vuole far primeggiare la razza ariana. Se alla fine della guerra, invece della pietas avesse prevalso il profitto, quanti danni avrebbe dovuto pagare la Germania, oggi i tedeschi starebbero nelle baracche”. Ma questa Germania non aveva invaso anche l’Olanda? Non me ne vogliano i tulipani, brava gente, ma chi comanda soffre di miopia mentale, una nazione grande quanto una regione italiana vuole dettare legge. Non entriamo in particolari che potrebbero aprire altri scenari di riflessioni, ma restiamo sul pezzo. Non sono o non mi reputo antieuropeista, ma stare uniti per ingrassare i ricchi è meglio stare da soli e poveri. Questa Italia si rialzerà e lo farà con lo stile di sempre, perché sa essere operosa e possiede l’80% delle bellezze al mondo e di questo i tedeschi potranno solo usufruire venendo in villeggiatura se il coronavirus darà l’ok. In una turbolenza mondiale, dove le vittime si contano a centinaia ogni giorno, sentire certe cose o ritirare mano e braccio, ma che mamma Europa è questa, una matrigna!!! Non per esasperare gli animi e neppure farsi prendere dalla rabbia del momento, ma se non si è solidali in un momento del genere che speranza c’è per il futuro? Cari amici del nord Europa, noi del sud se riusciamo a fare un patto state pur sicuri che la situazione cambierà, eccome se cambierà. Pensate che siete riusciti a far “incazzare” Mattarella Europeista convinto, cosa volete di più. Ho voluto marginalmente fare riferimento al virus, anche per stemperare questo periodo che sta condizionando l’umanità e soffermarmi di più sullo spirito d’unione che dovrebbe prevalere e che si ritrovano nelle parole di papa Francesco, dove si potranno ritrovare anche chi non credenti o chi pensa che Dio è Odino con il martello. Solo nell’immensa piazza grigia e vuota, la preghiera e la benedizione di un uomo stanco, nel silenzio allucinato rotto solo dalle campane e dalle sirene delle ambulanze. Umilmente si prostra davanti la Croce e chiede perdono ed aiuto per l’umanità intera, anche per i tedeschi e gli olandesi, nessuno escluso. Non capire che più di tre miliardi di persone sulla terra vivono con il distanziamento sociale nelle proprie case, significa non avere occhi per vedere, orecchie per sentire. La riflessione è stata lunga e non dettata dallo stato d’animo, ma dalla realtà che sta intorno a noi. Il mio cane ha capito tutto, non ti lascia un momento pur di vivacizzare le giornate, eppure ci sono essere umani che si sentono ancora superiori. Superiori a chi, a cosa. In questo modo si accendono fuochi nei cuori della gente, che non dimenticherà degli aiuti non ricevuti, sia materiali che morali o finanziari, ma un nuovo sole sorgerà. Prima che ciò avvenga ne vedremo ancora delle belle cari tedeschi, olandesi, cara europa (in minuscolo perché non merita altro). Nell’attesa vediamo cosa succederà nei prossimi giorni. Ma non posso chiudere l’articolo se non sottolineando due idee ed atteggiamenti differenti. Il primo arriva dal Brasile, il presidente Jair Balsonaro di famiglia con origini italiane di Verona, con un discorso alla Nazione a reti unificate ha mantenuto la sua posizione sul contrasto alla pandemia, definita “un’influenzuccia” che colpisce gli over 60 e che gli italiani esagerano come al solito. Il vicepresidente, Hamilton Mourao e i governatori di alcuni Stati, però, stanno prendendo autonomamente provvedimenti più stringenti e critiche arrivano dai presidenti di Camera e Senato e dalla Corte Suprema. A questo signore ricordiamo di telefonare a Boris Johnson per sapere come va in Inghilterra. L’altro atteggiamento con dichiarazioni proviene dalla vicina Albania. Il primo ministro Edi Rama inviando 30 tra medici ed infermieri oltre che un quantitativo di aiuti all’Italia ha detto: ”Qui in Albania sembrerà strano che una piccola armata sanitaria la mandiamo in soccorso alla linea del fuoco in Italia. Ma l’Italia è anche casa nostra, ci sono nostre sorelle e fratelli italiani che ci hanno salvati, ospitati e adottati. Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile, ma oggi noi non possiamo tenere le forze di riserva qui, mentre Paesi ricchissimi hanno girato la schiena. Noi non siamo ricchi ma neanche privi di memoria, non ci possiamo permettere di non dimostrare all’Italia che gli Albanesi di Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà. Questa è una guerra che nessuno può vincere da solo, state partendo per una missione per la vita in una guerra che è anche la nostra. L’Italia questa guerra la deve vincere anche per noi e per il mondo intero”. Cari lettori cosa aggiungere di più, giudicate voi, da parte mia, da Italiano, un grazie di cuore ai fratelli Albanesi che ci vogliono così bene. Al Brasiliano sottolineo che è meglio dimentichi le sue origini familiari, è meglio!!!

Ermanno Arcuri