QUARTA GIORNATA TUTTA FRIZZANTE TANTI RISULTATI INATTESI E 41 GOAL SEGNATI

La quarta giornata del massimo campionato regala risultati che pochi si aspettavano. Smentiscono tanti blasonati opinionisti che devono rivedere i loro pronostici. Un botto, no tanti botti ad iniziare con quello del derby di Milano. Secondo calendario gioca in casa l’Inter, falcidiato dai positivi da coronavirus, ma i rossoneri da 19 risultati positivi sono convinti di continuare la striscia e così è stato. Segna Ibra che rientra dalla quarantena, si procura il rigore con Kolarov che l’atterra in area e poi segna il rigore dopo che Handonovic para in prima battuta. Se la giocano entrambe le squadre la partita dopo la rete di Lukaku, mister Conte parla di sfortuna, perché Lukaku e Hakimi non riescono a pareggiare. Pioli ribadisce che l’undici schierato è motivato e cerca la vittoria sempre. Risegna Ibra e con la sua doppietta mette ko l’Internazionale che incassa la sua prima sconfitta. Il Milan vola in testa alla classifica da sola e guarda tutti dall’alto ribadendo che questo campionato sarà molto particolare e combattuto. Infatti, più che mai si fa notare il Napoli di Rino Gattuso, che al San Paolo da quattro schiaffoni nientemeno che all’Atalanta indicata dai saputi quale possibile scudettata. La Dea che nelle prime partite ha segnato tanti goal ora, invece, li subisce. Incassa quattro reti in soli 45 minuti, i nerazzurri di Bergamo vanno in bambola e di reti potevano essere anche di più. Gasperini dichiara la sua preoccupazione, ha visto i suoi ragazzi in flessione e questo dimostra che è difficile dare continuamente un ottimo rendimento. Segna una doppietta Lozano, poi è Politano a portare a tre le segnature e arriva anche il goal di Osimhen allo scadere del primo tempo. Nella ripresa la rete della bandiera di Lammers per l’Atalanta. Il Napoli ha meritato la vittoria e guarda già alle prossime sfide per salire in alto in classifica. L’impressione è che Gattuso ha creato un buon gruppo e in questo momento tutto gira a favore, il tecnico calabrese dimostra di esserci tra i big degli allenatori. A Crotone la Juventus va in inferiorità numerica come a Roma. Rigore a favore dei calabresi e Nwankwo lo segna. Bastano pochi minuti e i bianconeri pareggiano con Morata che poi colpisce un palo di testa e ne segna un secondo annullato per millimetri. Cartellino rosso per Chiesa, esordio amaro per l’ex Juventino che ha dato l’assist a Morata per il pari. Criticato mister Pirlo per la formazione, ha inserito Portanova e poi Cuadrado è dovuto subentrare. Si è visto una Juve in ritardo non solo di condizione ma di idee, a Crotone si doveva vincere e lasciare certi punti poi alla fine paga. E’ vero che mancava lo statunitense e soprattutto Ronaldo con Dybala in panchina inutilizzabile, ma i bianconeri devono riprendersi urgentemente perché già martedì si va a Kiev. Diciamocela tutto il responso del campo è altra cosa con questi risultati. Manca la Samp che sferra tre schiaffoni alla Lazio. Segnano Quagliarella, Augello e Damsgaard. Simone Inzaghi amareggiato e sembra veramente un destino che le italiane in Champions non dimostrano in campionato di essere informa. Niente da dire alla Samp di Ranieri che fa un partitone e la Lazio va al tappeto ed anche questo mostra come non ci si azzecca mai ad inizio campionato come andranno le cose. Però nonostante questi risultati eclatanti a fare notizie più degli altri è il pari di Crotone della Juve. Aspettando le altre partite che concluderanno la quarta giornata, la classifica recita un Milan a 12 punti con tre lunghezze sull’Atalanta, poi Napoli e Juventus a 8 punti, con gli azzurri allo stesso punteggio dei bianconeri nonostante la sconfitta a tavolino, poi c’è l’Inter a 7 punti. La Sampdoria sale a 6, la Lazio resta a 4 a otto punti di distanza dalla capolista, il Crotone si prende il suo primo punto. Chi mai avrebbe immaginato una classifica con il Milan in testa e la Juve ed Inter ad arrancare? Non dimentichiamoci che sia Inter con la Fiorentina a Milano e la Juve con la Roma all’Olimpico hanno sfiorato la sconfitta, sarà un caso? E’ chiaro che il campionato è lungo e ne vedremo delle belle, come gli errori dell’arbitro a Crotone, ma tutto questo ci sta tutto, meno il virus che determina le formazioni in campo e le sostituzioni. Oggi c’è il derby emiliano tra Bologna e Sassuolo, poi Spezia Fiorentina, Torino Cagliari, Udinese Parma, Roma Benevento e Verona Genoa, da non ritenere partite minori. Alla quinta giornata ci sarà Juventus Verona e qui sapremo se i bianconeri avranno trovato la quadra giusta pur priva di Ronaldo, ma anche Milan Roma per conoscere se i rossoneri sapranno mantenere la vetta della classifica. Il derby Benevento Napoli sarà poca cosa per Gattuso, mentre l’Inter dovrà andare a prendere i tre punti a Genova, sulla carta tutto segnato in campo diventa imprevedibile. E’ più divertente così il campionato? Sicuramente basta mezzo scarpino perché a Morata venga annullata la rete della vittoria a Crotone. Tanti le reti segnate e si continua a fare molti goal anche a Bologna con la squadra di casa in vantaggio con Soriano si fa raggiungere dal Sassuolo con Berardi. Bologna che torna in vantaggio con Svanberg e poi segna il terzo goal con Orsolini. Sembra cosa fatta, ma il Sassuolo dimostra di essere una macchina da gol e con Duricic accorcia le distanze poi ci pensa l’attaccante nazionale Caputo a rimettere in parità il match e alla fine autorete di Tomiyasu che porta a casa i tre punti per la formazione ospite che sale al secondo posto in classifica, una vera domenica trionfale per il Sassuolo. Dopo la scorpacciata di sette reti a Bologna ne segnano 4, due per parte Spezia e Fiorentina. I viola vanno in vantaggio e raddoppiano con Pezzella e Biraghi. Primi quattro minuti fatali per lo Spezia con la Fiorentina che intravede una facile vittoria. Succede che al 39’ è Verde a dare la carica ai liguri che trovano nel secondo tempo la rete del pari con Farias. Un punto prezioso per Spezia, mentre per mister Iachini la panchina viola comincia a scaldarsi, sembra pronto Maurizio Sarri prossimo tecnico rescindendo il contratto con la Juve. Commisso non è contento dei risultati della Fiorentina, quattro punti in quattro partite sono pochini. Notte fonda per il Toro anzi periodo nero se si considera che è l’unica squadra a zero punti. Eppure grazie a Belotti va in vantaggio il Toro su rigore, ma Pedro pareggia per il Cagliari. I sardi vanno in vantaggio con Simeone e si va all’intervallo con gli ospiti vincitori. E’ ancora capitan Belotti che riacciuffa una partita messa male, ma è ancora Simeone che con una doppietta mette ko i granata. C’è tempo per l’espulsione di Savic all’86’, mentre iniziano le contestazioni al presidente Urbano Cairo meno al tecnico Giampaolo. I tifosi granata mettono in discussione la campagna acquisti del Torino che lascia a desiderare e difatti i risultati parlano chiaro. Rocambolesca anche la partita alla Dacia Arena. Il Parma va in vantaggio con Hernani e sembra per l’Udinese una maledizione, invece, ci pensa Samir a rimettere in carreggiata i compagni, poi l’autorete di Iacoponi porta in vantaggio i friulani che devono subire il pari di Karamoh. La partita si avvia ad un pareggio a suon di goal, ma all’88’ Pussetto manda in visibilio i bianconeri che conquistano i primi tre punti. L’incontro dell’Olimpico tra Roma e Benevento inizia male per i giallorossi. Segna Caprari ad appena 5 minuti dal fischio d’inizio, poi Pedro e Dzeco ribaltano il risultato nella prima frazione di gioco. Lapadula pareggia per il Benevento e per Fonseca brutti presagi in panchina, Veretout su rigore riporta in vantaggio la Roma che saluta la doppietta di Dzeco subito dopo e festeggia con la quinta rete di Perez. Giallorossi che guadagnano i tre punti e rendono entusiasta il mister che parla di piazzamento onorevole da raggiungere al più presto in classifica. Ricapitolando nella quarta giornata si sono segnati ben 41 reti e manca ancora una partita da conteggiare. A Bologna e Roma il numero maggiore di goal. Dai risultati la classifica si modifica. Milan sempre in testa con 12 punti, 4 partite e tutte vittorie; per la prima volta vediamo il Sassuolo al secondo posto con 10 punti, segue l’Atalanta con 9 e Napoli con la Juve a 8. L’Inter viene raggiunta dalla Roma a 7 punti, seguono Verona, Sampdosia e Benevento a 6 punti, ma gli scaligeri devono giocare ancora con il Genoa; un quartetto a 4 punti: Fiorentina, Cagliari, Spezia e Lazio; 3 punti per Genoa con una partita in meno, Bologna, Udinese e Parma; chiudono Crotone a 1 punto e il Torino a zero. Una classifica che nessuno avrebbe immaginato alla vigilia con il sorprendente Milan i Ibra in vetta, il Sassuolo di De Zerbi una macchina da goal, l’Atalanta che manifesta una netta flessione a Napoli con i partenopei lanciati alla conquista di posizioni in alto mostrando di essere una formazione solida. Juve in crisi di identità e di gioco, anche se a Crotone avrebbe potuto vincere per le occasioni create, delude l’Inter di Conte il tecnico più pagato del campionato che con una rosa competitiva cede le armi nel derby al Milan ed è in ritardo di 5 punti dalla capolista. Delude anche la Lazio che ha solo 4 punti e tuona il presidente Lotito, squadre che affronteranno la Champions e dovranno trovare la forza di reagire alle brutte prestazioni in campionato. Ultima annotazione: l’Atalanta resta la formazione più prolifica con 14 reti, segue il Sassuolo con 13 ed il Napoli con 12 e Inter con 11. Hanno segnato di meno Udinese e Crotone con 3 reti. Migliore differenza reti è quella del Milan che ha subito solo un goal, il Napoli 4 e quindi viaggiano a +8. Il Sassuolo è a +7 e Juve a +6. Chi ha subito più reti il Benevento con -12 e il Crotone con -11. Anche i dati statistici indicano i rossoneri ben saldi in prima posizione e vedremo cosa succederà prossimamente. Nella Juve c’è il problema Dybala che non è stato schierato neppure per un minuto a Crotone con Pirlo che deve inventarsi una formazione solida per Kiev. Unica partita a reti inviolati è proprio Verona Genoa con Perin che ha parato l’impossibile e gli scaligeri si devono accontentare di un punto soltanto.

Ermanno Arcuri