NOTE NEL CHIOSTRO TERZA EDIZIONE

Il maestro Enrico Angelozzi con il suo pianoforte si è esibito per la terza volta nel chiostro del convento di sant’Umile. Un appuntamento diventato annuale e che riporta in questo luogo sacro la musica vera, quella composta da compositori del calibro di Mozart, Beethoven, Schumann. Angelozzi, che si divide tra teatri d’opera, concertismo e insegnamento in Abbruzzo, ha pensato di proporre nel suo concerto la “Sonata in Do minore k457” di W.A. Mozart, la “Sonata in La bemolle maggiore Op. 110” di L. van Beethoven ed in ultimo gli “Studi Sinfonici Op. 13” di R. Schumann. Tante le emozioni che hanno pervaso i cuori dei presenti, che amanti della buona musica non sono mancati all’appuntamento organizzato dall’imprenditore Giannicola Baffa, impegnato a proporre valide iniziative. Le parole del padre guardiano del convento di sant’Umile, Antonio Martella e del sindaco Francesco Lo Giudice, ne suggellano e confermano l’apertura, l’accoglienza in un luogo sacro, ospitando illuminate serate, dedite alla fratellanza nella condivisione e coinvolgendo non solo i fedeli. Il maestro Enrico Angelozzi, che ormai è atteso ogni anno, dopo i festeggiamenti agostani del santo, sente nel proprio cuore e nell’anima il concerto che offre a devozione, non dimenticando le origini bisignanesi della propria famiglia. Il suono del pianoforte ha inondato l’intero luogo caro al santo, trasformando il silenzio composto e attento del pubblico in applausi scroscianti alla fine dell’esibizione, più volte è stato chiesto il bis. Il maestro e compositore Angelozzi, si è esibito in numerose città italiane, sia come solista, che in formazioni da camera. Il suo repertorio da solista spazia dal barocco alla contemporanea. Enrico Angelozzi, si è detto soddisfatto del risultato del concerto, dell’atmosfera che si è creata all’interno del chiostro, dell’ambiente che suscita sempre emozioni profondi e particolari. Al concerto erano presenti le istituzioni locali, che hanno patrocinato l’iniziativa che porta un valore aggiunto alle attività prodotte. Grazie al lavoro di imprenditori che creano momenti di alto spessore culturale, la cittadina, già sede vescovile e che oggi divide con Cosenza, si riappropria dell’identità artistica che ha saputo tramandare nella storia. Dopo la presentazione del docufilm sulla figura di sant’Umile, in cui compare il maestro Angelozzi nella parte finale, a chiudere con la sua musica eterna gli ultimi fotogrammi di un lavoro unico, la continuità regna anche nel concerto di domenica nove settembre. Sono tanti e di vario genere i concerti, ma quello in cui predomina regina la musica classica, risulta il più suggestivo e completo. Nonostante abbiamo scritto sin dalla prima edizione, il maestro Enrico Angelozzi, è riuscito sempre a mostrare l’alto livello raggiunto, riuscendo a creare e sancire la sacralità che il luogo impone. Nella tensione del musicista si colgono affetto e devozione, la partecipazione a rinnovarsi, divenendo un progetto che insegna ai giovani, che è possibile sfondare nella vita se ci si applica quotidianamente con tenacia e responsabilità, ai più maturi il rivivere di emozioni perdute.

                                                                                  Ermanno Arcuri

                                                                                  ermanno.arcuri@tiscali.it