MARIA CREDIDIO: TRA RICERCA E INNOVAZIONE

Da oltre quarant’anni opera nel panorama artistico nazionale. Un arco di tempo significativo per chi ha fatto dell’arte una passione e un’opportunità di crescita, di ricerca e di formazione.

Maria Credidio, una eccellenza del mondo artistico calabrese, la cui opera ha spesso

suscitato l'interesse di critici e storici dell'arte in campo nazionale e all’estero, si identifica per la

molteplicità dei suoi interessi e la tipicità del suo percorso innovativo.

 Un cammino che si sviluppa dagli esordi legati ad una personale “figurazione” sino alle opere più recenti, impregnate di forti condizioni emozionali, di stati d’animo intensi e conflitti interiori.

Innamorata della pittura sin dai primissimi anni di scuola nella sua Terranova da Sibari, Maria ha

completato gli studi artistici nel 1978 e affinato le sue doti naturali di artista andando alla ricerca di una sua personalità e di una propria individualità; acquisendo con gli anni un bagaglio tecnico di indiscussa padronanza e mettendo in mostra lineamenti chiari, precisi, essenziali, intrisi di pathos e di umanità.

La Credidio si è successivamente misurata, con riconosciuto successo di critica, nella nuova fase

“astratta”, acquisendo la necessaria attitudine all’’uso di materiali nuovi, quali la resina e la

plastica.  

Ultima prova, in ordine temporale, della feconda attività creativa dell’artista terranovese è il suo “libro di artista” dal titolo Il buio che illumina, il Book Object dedicato alla compianta poetessa Alda Merlini, in occasione dell’anniversario della sua nascita (21 marzo u.s).

Della eclettica e poliedrica artista, elencata pure nel catalogo “Arte Moderna” della Mondadori, nonché curatrice di mostre e operatrice culturale, vogliamo ricordare le tappe più significative del suo notevole e gratificante curriculum.

Molti suoi lavori, oltre a trovare posto in archivi e collezioni private, sono esposti anche nelle sale

di rinomati centri d’arte e di musei, quali: l’Arsenale di Venezia; il Museo Maon di Rende; il Mac di Gebellina (TP ); il Museo Civico di Taverna (CZ); il Macs Museo di Santa Maria Capua Vetere (CE); il Civico Museo Parisi di Valle Maccagno (VA); il MuseoLmen Arte di Vibo Valentia; il Museo Maca di Acri; il  Civico d’Arte Contemporanea di Praia a Mare. E ancora, quello dell’Erotismo con sede a Bari; la Galleria d'Arte Visioni Altre di Venezia; il Bancartis Collezione d’arte contemporanea, la Bcc di Rende (CS); la Bancarte Collezione d’arte contemporanea, la Bcc di Livorno, l’Achivio Museo Macro di Roma.

Nel 2007, l’allora presidente della Repubblica Napolitano le conferisce un encomio per il costante

impegno artistico-culturale, come pure il Ministero Affari Esteri Uama di Roma. Nel luglio del 2008

una opera della raffinata artista viene acquisita dal Comune di Santa Severina e consegnata dalla

stessa artista al premio Nobel per la Pace, Lech Wałęsa. .

Nello stesso anno, il suo Comune di nascita l’ha insignita con una medaglia d’oro per “il suo

costante impegno culturale e per la sua arte innovativa”.  

                                                                                                                                      Adriano Mazziotti