LO STALLO DELLA POLITICA BISIGNANESE TRA RICORRENZE E GEMELLAGGIO

Dopo la convulsa situazione in cui tre consiglieri di maggioranza hanno innescato concretamente la crisi politica, due di questi, Lucantonio Nicoletti e Gina Anodio, si sono visti ritirare le deleghe, mentre Francesca Coschignano, già aveva consegnato le sue al sindaco Francesco Lo Giudice. La conferenza stampa del Nicoletti e Amodio ha innescato nell’opinione pubblica molta preoccupazione per le sorti di questo governo a guida Lo Giudice, che si regge sulla differenza di un consigliere. In più sembrerebbe che anche la Francesca Pirillo in maggioranza possa decidere a secondo dei punti come votare in consiglio comunale, anche questo potrebbe diventare spina nel fianco di una maggioranza che fa registrare due nuovi assessori: Alessia Prezioso e Francesco Straface. Non c’è risposta alcuna da parte del sindaco agli attacchi subiti dal Nicoletti ed Amodio, mentre si continua a presenziare agli avvenimenti come programma, nell’apparente situazione che tutto procede in modo tranquillo. Una tranquillità che lascia perplessi in molti e irrita gli avversari che chiedono a gran voce al primo cittadino di mettersi da parte e tornare alle urne. Che quel cambiamento sventolato non si è verificato, che quel sistema nuovo di buon governo non si è visto in questi due anni, anzi, prima ancora dei due anni già questa maggioranza ha dovuto superare molte microcrisi interne per continuare la legislatura che sembra sempre più in affanno. Poi ci sono le sentenze, la Magistratura ha acquisito documentazioni sulla Casa di Riposo “V. Giglio” e sulla depurazione, presto si chiuderanno le indagini e ne sapremo meglio. Di contro c’è che non tutto è da buttare, certamente governare non è facile e lo stesso sindaco Lo Giudice, alla sua prima esperienza, si è reso conto di quanto è complicato mantenere salda la propria coalizione di maggioranza. La prossima scadenza del gemellaggio Bisignano-Matera, grazie alla storicità dei Principi Sanseverino e degli Orsini, nell’anno di città della cultura europea, anche il nostro borgo si inserisce e la legislatura va avanti. Il rimpasto del rimpasto non lascia indifferente la consigliera Francesca Coschignano, che lamenta l’impossibilità di operare nei confronti delle associazioni e per questo ha preso le distanze dalla maggioranza, parte di questa l’ha boicottata pur mettendoci grande impegno e personalità. Che non era una legislatura semplice si pronosticava sin dall’inizio e mentre ci si attende di essere smentiti dai fatti, la gente non riscontra miglioramenti nella qualità della vita e spera che vengano spesi i finanziamenti ricevuti per dare inizio a lavori importanti e dare respiro a persone che hanno bisogno di lavorare. Se decidere ed intervenire è complicato, peggio è farsi consigliare da chi, con molta esperienza o poca, non è connesso ai bisogni della gente ed è molto distaccato dai veri problemi da risolvere. Lasciare più libertà alle risorse locali sarebbe un passo avanti per giustificare una parte di inversione a decisioni privilegiate. Intanto sembra che è pronto a ridiscendere in campo per le prossime amministrative Francesco Attico, già amministratore di questa città e più volte candidato a sindaco.

                        Ermanno Arcuri