LA LAZIO SI AGGIUDICA IL DERBY CAPITOLINO IL BOLOGNA TORNA ALLA VITTORIA, IL NAPOLI VITTORIA TENNISTICA ALLA FIORENTINA, SUCCESSO IMPORTANTE PER IL CROTONE SUL BENEVENTO

Derby della capitale. La Lazio lo stravince nei confronti della Roma, Un 3-0 che non lascia adito ad alcuna recriminazione, perché i biancocelesti di Inzaghi ha dato tre pappine ai cugini con Immobile e la doppietta di Luis Alberto e vola in classifica. La Roma si ferma, i tre punti avrebbero dato continuità al terzo posto. La difesa giallorossa mostra dei limiti e lascia ai laziali spazio e campo per le reti, infatti, in azione di contropiede il primo goal di Luis Alberto, nella stesa azione si è recriminato un rigore non concesso, ma poi è venuto il gol. Milinkovic Savic impegna l’estremo difensore romanista seriamente e poi anche Immobile con Paulo Lopez che para un tiro micidiale. La squadra che arrivava al derby meno presente in classifica si prende ogni rivincita. Da segnalare anche una parata su turo di Dzeko. La statistica dice tiri totali in porta laziale 8 contro 1 della Roma e questo fotografa la partita. Il Bologna per una rosicata ce la fa a vincere dopo tante sconfitte. Basta il penalty segnato da Orsolini al 19’ e porta a casa i tre punti con un Verona non facile da domare. La sfida ci dice che gli scaligeri fermano la loro corsa di sette risultati buoni consecutivi e il Bologna che si allontana dalla zona retrocessione. Orsolini viene parato su azione e poi atterrato in area e trasforma dal dischetto spiazzando il portiere. Nel computo delle azioni create risulta che la partita si è giocata alla pari, ma l’ha spuntata la formazione di casa anche perché Kalinic solo davanti al portiere calcio sullo stesso e non mette in rete, azione che avrebbe meritato la rete e non l’errore dell’attaccante veronese. Orsilini, comunque l’uomo più pericoloso della partita. Il Torino non riesce a sbloccare il risultato che si inchioda sino alla fine sullo 0-0. Lo Spezia resta in 10 dall’8’ del primo tempo e il Toro non è riuscito a segnare neppure una rete. Molto grave che fa incavolare i tifosi e mister Giampaolo è ai titoli di coda. Granata senza la solita combattività, non si rendono mai pericolosi in area avversaria e non ripete la bella prova con il Milan in coppa Italia. Nessuno sa spiegare questa crisi prolungata dei granata che sono sempre più invischiati in zona retrocessione nonostante il bomber Belotti. Per la cronaca Sirigu para sugli attaccanti de lo Spezia che seppur in dieci h fatto la partita e avrebbe meritato la vittoria. Da segnalare un palo di Ansaldi e lo Spezia si salva dell’unica occasione creata dal Toro in 95 minuti. Metamorfosi Sampdoria. Segna l’udinese a Genova con il solito argentino De Paul che tuti vogliono a centrocampo, sfruttando una brutta prestazione della Samp. Ranieri legge bene la partita e fa i cambi giusti e su rigore è Candreva col cucchiaio pareggia e poi i blucerchiati trovano la rete della vittoria con Torregrossa, ultimo arrivato dal mercato e sono tre punti pesanti e per i friulani la classifica si fa deficitaria. Gioca dal primo minuto Quagliarella che ha rifiutato il secondo trasferimento a Torino con la Juve in questa finestra invernale di mercato. Comunque l’Udinese non è stata a guardare almeno un tempo l’h giocato bene con Lasagna che non è riuscito a sfruttare delle facili occasioni. De Paul colpisce anche una traversa. Risultato tennistico allo stadio Diego Armando Mardona. Finisce 6-0 con il Napoli che ogni tiro in porta segna un goal. La Fiorentina non merita un risultato così pesante, ma agli azzurri è riuscito tutto bene. Sblocca il risultato capitan Insigne già dopo cinque minuti di gioco. Poi raddoppierà le segnature personali al 72’ su rigore. Demme al 36’ poi due minuti dopo Lozano e al 45’ è Zielinski che porta a quattro le reti nel primo tempo. All’89 segna alche Politano e per i viola è sconfitta pesante nonostante qualche azione da rete l’ha pure creata. Allo Scida la vittoria sorride al Crotone. I ragazzi di Stroppa si giocano una sfida salvezza importantissima ospitando il Benevento di Pippo Inzaghi che ritorna in Calabria dopo numerosi risultati positivi. Alla fine mister Inzaghi verrà espulso, il Benevento subisce ben 4 reti con Glik autorete che sblocca il risultato, poi è la doppietta Nwankwo e chiude con Vulic. La rete della bandiera per i campani è siglata da Falque, giocando in dieci uomini dal 66’ per l’espulsione di Sau. Il Parma stava facendo le feste nel derby emiliano con il Sassuolo a Reggio Emilia. La rete di Kucka al 37’ ha resistito sino al 90+4’ per subire a quel minuto di gioco un rigore che lo segna Duricic e la formazione di De Zerbi si riprende un punto dopo che aveva visto scuro come con la Spal che sullo stesso campo ha eliminato il sassuolo dalla Coppa Italia. E la classifica? La Lazio sale a 31 punti e supera il Sassuolo che ne ha 30 per l’ottavo posto. La Sampdoria s’invola a 23 supera Benevento fermo a 21, mentre il Bologna si porta a 20 punti. Spezia raggiunge la Fiorentina a 18 punti, si fa più seria la classifica in basso con l’Udinese a 16 punti, Torino e Parma a 13 chiude il Crotone a 12. Ancora tutto da decidersi perché ogni turno ricambia tutto. C’è ancora da vedere il risultato del Genoa sul suo campo con l’Atalanta e poi il Cagliari che ospiterà la capolista Milan, con Di Francesco che si gioca la panchina perché i sardi in classifica sono messi male. La Roma è raggiunta a 34 punti dal Napoli in terza posizione mentre si attente il risultato del derby d’Italia tra Inter e Juventus. I campioni d’Italia lasciano lo scettro a chi dovrà sostituirli. La sconfitta in casa dell’Inter rimescola le carte e ora saranno le due milanesi a contendersi lo scudetto. Alla Juve non resta che sgomitare per trovare un posto fra i due disponibili per il prossimo anno in Champions, rischia anche la qualificazione. Per vincere qualcosa quest’anno del covid non resta che la Supercoppa di mercoledì con il Napoli e poi la Coppa Italia, bianconeri in corsa in Europa, ma sarà molto difficile andare sino in fondo. Meritatamente l’Inter di Conte batte per la prima volta la Juve e lo fa con il centrocampo, reti dell’ex Vidal e di Barella. Gioco sempre brioso degli interisti con gli juventini in affanno. La classifica per la Juventus si mette male. Altro risultato è quello del coriaceo Genoa che sul proprio campo blocca l’Atalanta. L’attacco della Dea neppure con il solito Muriel schierato a partita iniziata non sblocca il risultato e Gasperini vede la sua squadra senza reti in una partita. Il genoa si difende bene e conquista un punto prezioso e pesante. Juve che resta a 33 a sette lunghezze dall’Inter, appena un punto meno dei bianconeri l’Atalanta, il Genoa in fondo alla classifica con 15 punti insedia l’Udinese con 16, Ballarini sta costruendo un buon Genoa per tirarsi fuori dalle sacche della retrocessione. La capolista Milan passa anche alla Sardegna Arena. Una doppietta di Ibra mette al sicuro il risultato e i tre punti che garantiscono di continuare a guidare la classifica nei confronti dell’Inter. La prima rete su rigore, un penalty contestato dai sardi che a sentire mister Di Francesco la sua squadra ne meritava uno a favore, troppo precipitoso l’arbitro. Pioli intanto se la ride salutando l’arrivo di Mandžukić e il primato in classifica. Il Re Ibrahimovic va avanti tra i goleador approfittando delle polveri bagnate di Ronaldo, Juve che ha ricevuto una valanga di critiche dopo la sconfitta con l’Inter, per un gioco che non c’è nonostante l’indisponibilità di alcuni titolari.

Ermanno Arcuri