Il giro in pullman scoperto della nazionale italiana sta facendo parlare un po’ tutti. Chi l’ha autorizzato in periodo di pandemia? Viene criminalizzato Leonardo Bonucci che parla con la polizia prima che dal Quirinale ci si sposti a Palazzo Chigi. Lo si dipinge come un boss che riesce a spuntarla con lo Stato. La serietà in questo mondo è merce rara e lo si intuisce da come il rimballo di responsabilità fa il giro di tutte le istituzioni. Ma qual è la coerenza se non si fa nulla per l’assembramento davanti lo stadio del Meazza a Milano prima dell’ultima partita di campionato con migliaia di tifosi che aspettano i pullman dell’Inter? E poi i festeggiamenti subito dopo la partita? Nelle dichiarazioni del sindaco Sala, è stato meglio così perché in caso contrario, vietando, sarebbe stato peggio. E allora di cosa stiamo parlando, vuoi mettere la vittoria di uno scudetto con un campionato europeo raggiunto dopo mezzo secolo? Si punta l’indice contro la federazione del calcio nostrano che aveva già programmato e prenotato il bus scoperto per fare il giro della città di Roma per ritornare in albergo dopo i ricevimenti delle istituzioni con Sergio Mattarella e Mario Draghi ad osannare l’impresa azzurra. Il mondo del pallone segue l’incoerenza della politica che si riflette sulla società italiana. Ebbene, ci chiediamo in una Londra in cui i contagi galoppano ogni giorno nonostante la vaccinazione a tappeto, come mai è stata autorizzata la finale di un torneo così prestigioso a Wembley ed altre partite disputate proprio sullo stesso campo? Se ci si interroga del perché un pullman con gli azzurri a fare il bagno di folla, ci si chiede anche chi ha autorizzato ad andare a Londra? Ricordiamo che il presidente Malagò che è partito per Tokyo per le olimpiadi se avrebbe messo piede a Londra non sarebbe stato accettato in terra nipponica. Vedete quante sfaccettature della medaglia esistono? Malagò non va a Londra ma va a Tokyo. Tutti alla ricerca di chi ha dato l’autorizzazione al pullman scoperto per le strade della capitale con i giocatori che incontrano i tifosi italiani mostrando la coppa, il responsabile c’è ed è Bonucci assieme a Chiellini. Il povero Giorgio Chiellini che la UEFA non ha inserito nella top 11 dell’Europeo, probabilmente una dimenticanza!!! I principi reali della corona britannica se la danno a gambe dopo la sconfitta ai calci di rigore dell’Inghilterra e non salutano il presidente della Repubblica Italiana a qualche metro di distanza, questo è normale? Sono tifosi come gli altri, la cocente sconfitta fa dimenticare ogni protocollo, tanto era sicura la vittoria che un pallone ha sancito chi era la squadra più forte. Che figuraccia la corona inglese, un popolo che si ostina a mantenere delle tradizioni onerose, che si isola dall’Europa con la brexit senza ascoltare Scozia e Irlanda che ci vogliono stare nella Comunità Europea e poi vogliono vincere il titolo di campioni d’Europa riportando la coppa a casa. Che presunzione! Chi ha inventato il gioco del pallone sono stati i fiorentini nel ‘400, abbassiamo certe pretese e difatti, “It’s coming home”, frase cavalcata quale motto della nazionale inglese, che deriva da una canzone realizzata dalla band Lighting Seeds e dai comici David Baddiel e Ftank Skinner in occasione di Euro ’96, il cui vero titolo è “Three Lions (Football’s coming home). Il significato: “Sta tornando a casa”, quella coppa che ha preso la strada di to Rome. Per la fierezza degli inglesi di aver inventato il calcio, li invitiamo a studiare la storia, per le vittorie raggiunte non ne parliamo proprio, solo un campionato del mondo giocato in Inghilterra con tanti aiutini, non basta quest’unico successo a chi deve sempre altri alzare la coppa. La nazionale dei Tre Leoni, aggrappata al ricordo dell’unico mondiale vinto, e come un invito ai tifosi a non perdere la speranza nei confronti di una vittoria che non è destinata ad arrivare neppure questa volta. Se l’Europa si inchina alla splendida Italia lo devono fare anche gli inglesi ad iniziare dalle teste coronate se quel fair play sportivo, questo sì inventato da loro, si rispetti sino in fondo. Invece, succede che si va a caccia degli italiani per malmenarli, si forza il cordone di polizia e si entra in 5000 non autorizzati in campo, si vieta agli italiani di partire per la finale dall’Italia, sono ammessi solo 1.000 persone che diventano qualcosa in più per gli italiani che lavorano e studiano a Londra. Insomma se si devono limitare gli arrivi a causa del covid, come mai si va nel tempio del calcio senza alcuna protezione alla pandemia incuranti di quello che succederà? Eppure di morti ne ha seppelliti tanti l’Inghilterra, tutto dimenticato. Per concludere cito ciò che ha scritto Christian De Sica che sintetizza questi europei: “Avete fischiato l’inno di Mameli…Avete sputato sulla nostra bandiera…Avete giocato arroccati, a difesa di un fortunoso e misero vantaggio. Avete perso sul campo di casa vostra. Vi siete sfilati la medaglia del 2°posto dimostrando di non conoscere cosa sia la sportività… Siete usciti dallo stadio prima che l’Italia alzasse la coppa…Guidate a sinistra, usate miglia e libbre…Insomma, con l’Europa c’entrate pochino…Gli europei è giusto che li vincano gli europei. Bye bye”.
Ermanno Arcuri