IN RIVA AL LAGO CON LA POESIA

E’ stata intensa ed emozionante la prima edizione di “Versi sul lago”. L’esperimento voluto ed organizzato dall’associazione “la Città del Crati”, è andato oltre le previsioni. Si sono dati appuntamento in riva al lago, in uno scenario naturale da cartolina, alcuni poeti che hanno voluto declamare le proprie poesie oppure di altri affermati autori più conosciuti in popolarità. Recitare vicino a quelle acque del Crati che un tempo si dice chi si bagnava i capelli diventavano colore oro, l’emozione è stata così intensa che ha contagiato non solo gli interpreti, ma anche chi ha seguito da vicino un momento di rara e vera cultura. Emozioni che solo la poesia sa trasmettere ed in grado di andare oltre ogni limite. Così Alessandra Capalbo ha recitato una poesia scritta per la mamma, riscuotendo molta commozione, ogni poeta della valle si è prestato al gioco che l’associazione ha ideato per far incontrare la bellezza dei versi con l’ambiente, tra il cinguettio degli uccelli ed i versi delle anatre selvatiche, anche loro hanno partecipato ad un rituale per nulla infastidite, anzi, con il loro verso hanno contribuito a musicare tanta cultura. A dare nozioni sulla riserva che il lago fa parte, è stato Agostino Brusco, direttore delle Riserve del Lago di Tarsia e della Foce del Crati, intrecciando ed intessendo l’armonia poetica con lo spirito che aleggia nel salvaguardare la natura, patrimonio di tutti con l’impegno a preservare incontaminata. Se partner della manifestazione sono state le Riserve, è intervenuto anche l’assessore all’ambiente del Comune di Tarsia, Gianclaudio Scaglione, che ha plaudito all’iniziativa, degna di evidenziare la poesia per la prima volta in riva al lago. Iniziativa che andrà potenziata, ma anche la location deve diventare attrattore per visitatori in cerca di condivisione di gioie, passioni, amori, una vena poetica che sa descrivere anche il dramma, ma che nell’alcova del lago, immersa tra pareti verdeggianti, tutto diventa paradisiaco. Ottimi i contributi di Giuseppe Abbruzzo ed Eugenio Maria Gallo, che hanno declamato in vernacolo; di Pasquale Montalto, Antonella Chiappetta, Mario Iaquinta ed Antonietta Meringola della casa editrice Apollo, tutti superlativi. Le condizioni climatiche hanno contribuito favorevolmente perché l’appuntamento è diventato evento, con l’intento di migliorare nel tempo. Da sottolineare il contributo di Miss valle Crati 2019, Eliana Fatima D’Agostino e di Miss Mediocrati 2019, Natalia Servolino, studentesse in attesa di maturità, che non solo sanno stupire in passerella, ma anche con performance culturali. Poi, Luigi De Rose, Giuseppe Chiappetta, Pina Ritacco e Franco Barcello, hanno voluto intonare meglio il ruolo prevalente poetico, così come approfondire – secondo Barcello - i suoni che emettono le piante, che sanno anche comunicare con l’uomo. Un ricco panorama che ha aperto uno scenario immenso lì dove le acque pescose dal soave rumore sanno essere rilassanti. Non è mancato neppure il contributo di Benito Guido, che ha tracciato un po’ di storia, così come il poeta della valle dell’Esaro, Damiano Salerno, autodidatta che sa sciorinare i versi rimati coinvolgendo anche le sensibilità più introverse, con la sapienza di promuovere prodotti, vere leccornie, di questa zona di Calabria. Assieme a questi autori provenienti da vari paesi, anche altri amici nel pubblico che si sono distinti nel silenzio dell’ascolto, merce rara in una società in cui va di moda chi vuole sopraffare l’altro verbalmente. Non resta che tornare a casa soddisfatti per aver ricevuto una crescita interiore non solo distintivo dei giovani, ma per tutti quelli che nella cultura trovano la perenne gioia della vita e la felicità del proprio essere.

Ermanno Arcuri